Uno studio promosso da Karma Metrix, ha mostrato come il consumo energetico di Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google (le cosiddette FAANG) e? aumentato del 198% negli ultimi 3 anni
“Ogni azienda che investe in digital deve intervenire alla radice, con misurazioni e azioni che permettono di contenere le emissioni derivanti dal digitale” ha commentato Ale Agostini, ideatore del progetto Karma Metrix
La grandezza dei colossi tecnologi, le big tech, può essere “apprezzata” non solo in termini di capitalizzazione di mercato, spesso pari al pil di interi Stati. Ma anche di consumo energetico. Posto che, stando ai dati del Global Carbon Project, se internet fosse una nazione sarebbe la quarta piu? inquinante al mondo, grande parte di questo inquinamento è da ricollegarsi alle cosiddette FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google). Insieme, le 5 big tech in 1 anno hanno consumato 49,7 Milioni di MWh quasi come la Romania (50) e piu? di Portogallo e Grecia. È quanto ha rilevato, l’osservatorio ESG Karma Metrix che ha analizzato in profondita? gli ultimi bilanci di sostenibilita? pubblicati negli ultimi 3 anni di ognuno di questi cinque colossi.
In generale, dallo studio è emerso, come dal 2018 al 2020 (anni per cui sono disponibili i bilanci di sostenibilita?) il consumo di energia delle 5 Big Tech e? quasi triplicato, passando da 16,6 a 49,7 Milioni MWh. Dai dati emerge inoltre che le FAANG hanno emesso 98,7 milioni di tonnellate di CO2, piu? dell’intera Repubblica Ceca (92,1), con un aumento aggregato delle emissioni totali del 17% dal 2018 al 2020. Tuttavia, va detto, che tra le 5 aziende spiccano dei segnali positivi di riduzione della CO2 di Apple e Google, grazie al maggior peso delle fonti energetiche rinnovabili e alla ricerca attiva di efficienza energetica nei loro data center.
La ricerca di Karma Metrix e? stata presentata venerdì in una conferenza stampa in cui è intervenuto Ale Agostini (ideatore del progetto Karma Metrix).
“Risparmiare o compensare questo e? il dilemma nella lotta al cambiamento climatico! Sulla sostenibilita? digitale alcune Big Tech hanno capito che la salvezza del pianeta passa in primis dalla ricerca maniacale della massima efficienza tecnica e del risparmio energetico” – ha commentato Agostini – “Piantare alberi e? un gesto lodevole ma non basta! Ogni azienda che investe in digital deve intervenire alla radice – prosegue Agostini – con misurazioni e azioni che permettono di contenere le emissioni derivanti dal digitale. Cosi? facendo si risparmia tempo, si emette meno CO2 e si spendono meno soldi nella bolletta elettrica”.
Gli articoli pubblicati sono stati realizzati da giornalisti e contributors di We Wealth e vengono forniti a Poste Premium a scopo informativo.
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