Oggi l’inflazione corre in alcune fra le maggiori economie globali. Lo shock inflattivo, però, non ha sorpreso tutti i Paesi allo stesso modo.
In Cina, Indonesia, India e Giappone, quattro fra le maggiori economie mondiali, l’inflazione attuale non si discosta di molto da quella pre-covid.
In Italia e in molti degli altri Paesi un tempo noti come “Pigs”, la situazione è diametralmente opposta
Oggi l’inflazione corre in alcune fra le maggiori economie globali. Nel momento in cui la pandemia era agli inizi, le possibili conseguenze sui prezzi delle massicce politiche di sostegno fiscale e monetario non erano in cima ai pensieri. Nel corso del 2021, però, la prospettiva è cambiata drasticamente e da interrogativo “accademico”, il ritorno dell’inflazione si è rapidamente fatto vedere nei dati. Restava da capire quanto il fenomeno si sarebbe potuto estendere nel tempo – ma ogni analisi elaborata prima dello scoppio della guerra in Ucraina ha improvvisamente perso di validità. Le banche centrali, dunque, hanno dovuto anticipare le proprie agende sul rialzo dei tassi e modificarne la traiettoria in senso restrittivo.
Lo shock inflattivo, però, non ha sorpreso tutti i Paesi allo stesso modo. In alcune economie l’inflazione era ormai un lontano ricordo e il suo ritorno si è fatto particolamente traumatico. Fra queste c’è proprio l’Italia. Rispetto ai livelli del primo trimestre 2020, considerato l’ultimo periodo rappresentativo dell’economia pre-covid, l’inflazione italiana è aumentata di quasi 20 volte, dallo 0,29% a 5,67% del primo trimestre 2022. Solo due Paesi hanno subito un incremento dei prezzi più ripido nello stesso periodo. Israele, la cui inflazione è lievitata di 25 volte da un tasso dello 0,13% a uno del 3,36%, e Grecia, la cui inflazione partiva da livelli particolarmente bassi dopo anni di crescita asfittica (l’incremento è stato dallo 0,36 al 7,44%).
Com’è possibile osservare dal grafico sottostante realizzato dall’istituto di ricerca Pew, il podio iniziale stacca notevolemente, in termini di balzo inflattivo, tutte le altre economie più importanti al mondo. In alcuni Paesi in fondo alla classifica, poi, la narrativa dell’inflazione al galoppo non descrive assolutamente la realtà. In Cina, Indonesia, India e Giappone, quattro fra le maggiori economie mondiali, l’inflazione attuale non si discosta di molto da quella pre-covid.
In generale, l’analisi di Pew Research ha mostrato come in 37 fra le 44 maggiori economie mondiali, il tasso di inflazione medio annuo, nel primo trimestre di quest’anno, sia almeno raddoppiato dal primo trimestre del 2020. In 16 Paesi, l’inflazione del primo trimestre è risultata superiore di almeno quattro volte rispetto a quella di due anni prima.
La mappa dell’inflazione, come semplice fotografia del primo trimestre 2022 (in basso), vede al primo posto la Turchia, con un tasso del 54,8% che è in assoluto il più elevato nell’area Ocse. “La Turchia ha sperimentato per anni un’inflazione elevata”, ha notato Pew, “ma è esplosa alla fine del 2021 quando il governo ha perseguito politiche economiche non ortodosse, come la riduzione dei tassi di interesse anziché il loro aumento” in un contesto di crescente aumento dei prezzi.
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