Gli ordini digitali, le consegne e le vendite off premise, ovvero tutti quei servizi e tecnologie studiati per incentivare e incrementare il consumo di cibi e bevande al di fuori del bar o del ristorante, sono in aumento. Gli ordini digitali rappresentano attualmente oltre il 30% del mercato, per un valore di circa 100 miliardi di dollari di vendite. Sono questi i dati presentati all’interno del report The $100 Billion Digital Lifeline for Restaurants pubblicato dalla Boston Consulting Group (BCG) nel novembre 2020. La pandemia di Covid-19 ha sconvolto il modo di fare business di bar e ristoranti. “È infatti difficile fornire servizi di ristorazione senza contatto umano; la maggior parte dei ristoranti ha impiegato mesi per adattarsi all’ambiente sconvolto” spiegano gli esperti di Capital Group. Delivery e trasformazione digitale hanno tuttavia aiutato questo settore durante la crisi, permettendo a molti ristoranti di evitare il fallimento.
Delivery e innovazione tecnologica: l’esempio di Domino’s
Un importante esempio di società che attraverso l’innovazione tecnologica ha saputo far fronte alla crisi è Domino’s, impresa di ristorazione statunitense specializzata nella vendita di pizza. La società aveva già iniziato la consegna senza contatto e i servizi auto mesi prima che scoppiasse la pandemia. “Attraverso tentativi ed errori”, spiegano gli esperti, “l’azienda ha innovato e migliorato il proprio approccio alla consegna. Invece di affidarsi alla tecnologia di fornitori esterni, Domino’s ha ampliato il proprio personale tecnologico e ha sviluppato il proprio sistema di ordinazione online su tutte le piattaforme digitali”. L’azienda dispone oggi di un ‘garage dell’innovazione‘ interno che ha introdotto il monitoraggio degli ordini GPS e una funzione di ‘ordinazione con zero clic’ sulla sua applicazione. Nonostante “la riapertura dell’economia e la ripresa delle vendite, l’azienda ha comunque mantenuto i suoi guadagni nelle consegne” concludono gli esperti.