Allo stallo del conflitto russo-ucraino si affiancano le preoccupazioni su un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas, unite alla crescita dell’inflazione dopo gli attacchi dei miliziani Houthi dello Yemen alle navi in transito verso il Canale di Suez
L’82% degli asset manager vede l’obbligazionario quale asset class da sovrappesare. Il private equity mantiene un ruolo di primo piano, con il 44% che esprime una view neutrale. Cautela per l’azionario
Prosegue il processo di ricomposizione dei portafogli private, con un trasferimento di liquidità a favore degli investimenti finanziari, in particolare dei bond. A rivelarlo è l’ultimo Aipb Outlook 2024, realizzato dall’ufficio studi dell’associazione elaborando le stime di 18 asset manager associati nazionali e internazionali. Una fotografia che racconta di un’industria che naviga in uno scenario frammentato e in continua evoluzione, con i timori sulla crescita economica che invitano alla cautela.
“Cruciali le dinamiche geopolitiche, che potrebbero improvvisamente mescolare le carte in tavola”, osserva Andrea Ragaini, presidente di Aipb intervenuto in occasione di un incontro con la stampa. Allo stallo del conflitto russo-ucraino si affiancano le preoccupazioni su un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas, uniti alla crescita dell’inflazione dopo gli attacchi dei miliziani Houthi dello Yemen alle navi cargo in transito verso il Canale di Suez. A preoccupare gli operatori è anche la crisi del settore immobiliare cinese, che per il 39% avrà un impatto “alto” sui mercati nei prossimi mesi. Il 33% cita una recessione globale, mentre il 28% un’inflazione persistente. In generale, le previsioni di crescita economica restano caute, tanto che il 61% degli intervistati si attende una crescita lieve o moderata. Il 56% crede che l’inflazione scenderà al di sotto del 2,5% in Europa entro la fine dell’anno, ma il 61% afferma che il target sarà raggiunto solo nel 2025. Insomma, le politiche delle banche centrali hanno sortito gli effetti desiderati per il 94% degli operatori, ma se il 50% afferma che è giunto il momento di porre fine alla stretta monetaria nel breve termine (con il primo taglio dei tassi atteso prevalentemente a giugno 2024), il 44% la ritiene ancora necessaria.
Fonte: Aipb Outlook 2024
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Sempre più bond nei portafogli private
Sulla base di questo scenario, nel breve periodo, le scelte di investimento ricadono sul comparto obbligazionario. L’82% degli asset manager coinvolti nell’analisi crede infatti sia da sovrappesare nel 2024, con rendimenti attesi compresi tra il 5 e il 10% (per il 53% degli intervistati). “Nel dettaglio, le obbligazioni investment grade guadagnano il primo gradino del podio (76%) seguite dai titoli governativi (71%) e dagli emerging bond (53%)”, spiega Ragaini. Dal punto di vista geografico, gli Stati Uniti si confermano l’area di maggiore interesse (da sovrappesare per il 71% degli intervistati), affiancati da global (71%) ed Europa (59%). Neutrale la view su Italia (50%), Cina (50%) e mercati emergenti (56%).
Fonte: Aipb Outlook 2024
Aipb, azionario: focus su healthcare e pharma
Sull’azionario la view è neutrale nel breve e di sovrappeso nel medio periodo. Anche a livello settoriale permane una visione neutrale. Solo il settore healthcare/pharma raccoglie più sovrappeso (57%) che neutrale (36%). L’intelligenza artificiale e il contesto dei tassi di interesse sembrerebbero favorire il settore bancario, tecnologico e financial services, con circa il 40% degli operatori che lo sovrappesa. Le prospettive di rallentamento economico inducono quasi il 30% degli asset manager a sovrappesare anche settori tradizionalmente difensivi, quali utility e prodotti di prima necessità. Negativa invece la view per costruzioni e automotive, con il 50% degli operatori che intende sottopesarli. Quanto ai rendimenti attesi, il 47% degli operatori cita la forchetta tra il 5 e il 10% mentre il 41% tra lo 0 e il 5%.
Private equity da sovrappesare nel breve per il 44%
Gli investimenti in private equity si ritiene siano invece da sovrappesare sia nel breve (44%) che nel medio termine (63%). Il 21% degli intervistati si attende infatti rendimenti superiori al 10%, mentre il 50% si aspetta rendimenti tra il 5 e il 10%. Nel dettaglio, il 54% indica da sovrappesare private equity, private debt e infrastrutture. Liquidità e real estate sono infine le asset class meno sostenute sia nel breve che nel medio termine: l’attuale contesto di inflazione e tassi positivi spinge di fatto a sottopesare la liquidità, mentre il real estate sembrerebbe scontare ancora qualche difficoltà. “In sintesi, nel 2024 ci aspettiamo ancora uno shift verso la componente obbligazionaria, una riduzione della componente di liquidità sui conti correnti e ancora un percorso, lento ma costante, di crescita dei mercati privati”, dice Ragaini. “Il private banking su quest’ultimo fronte può giocare un ruolo cruciale all’interno del Sistema Italia”, aggiunge. Rispondendo infine a una domanda sugli Etf Bitcoin. “È stata una delle novità più rilevanti del 2024, inaspettata. È prematuro però definirlo un asset class. Credo che difficilmente troverà spazio nei portafogli private”, conclude Ragaini.