Amazon ha annunciato il lancio di un fondo venture capital interno da 2 miliardi di dollari con l’obiettivo di sostenere le società che saranno in grado di sviluppare prodotti e servizi per facilitare la transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio
Schneider (Isomer Capital): “Il venture capital è la strategia migliore per poter finanziare queste società che vogliono sviluppare prodotti e tecnologie per la decarbonizzazione dell’economia e la lotta contro il cambiamento climatico”
L’istituzione del fondo rientra nell’ottica di consentire ad Amazon e ad altre società di realizzare gli obiettivi del Climate Pledge: un’iniziativa (a cui hanno recentemente aderito anche Verizon, Reckitt Benckiser e Infosys) fondata congiuntamente da Amazon e Global Optimism e annunciata lo scorso settembre, che punta al raggiungimento dei target dell’Accordo di Parigi con 10 anni in anticipo e all’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2040.
“Il Climate pledge fund investirà in imprenditori rivoluzionari e visionari e in innovatori impegnati nella creazione di prodotti e servizi per aiutare le aziende a ridurre la propria impronta di carbonio e a operare in modo più sostenibile” sottolinea l’ad e fondatore di Amazon, Jeff Bezos, precisando che, “saranno prese in considerazione aziende di tutto il mondo, di ogni dimensione e in ogni fase, dalle startup a aziende consolidate” e che “ogni eventuale investimento sarà giudicato in base al suo potenziale nell’accelerare il percorso verso l’azzeramento del carbonio e per contribuire a proteggere il pianeta per le generazioni future”.
“L’impronta di carbonio (ndr, carbon footprint) di Amazon è salita del 15% nel 2019” spiega a We Wealth Thomas Schneider, partner di Isomer Capital, sottolineando che il recente annuncio Climate pledge fund rappresenta una misura concreta per controbilanciare questo impatto ambientale negativo, ulteriormente accentuato dal boom dell’e-commerce durante il lockdown. Il Climate pledge fund, si legge nel comunicato ufficiale, investirà in aziende di diversi settori, tra cui trasporti e logistica, produzione, stoccaggio e utilizzo di energia produzione manifatturiera e di materiali; economia circolare; alimentare e agricoltura. Settori che, evidenzia Schneider, sono tutti strategici per gli obiettivi climatici di Amazon. “Molte startup tech stanno operando in questi settori nell’ottica di migliorare l’impatto ambientale e l’interesse per queste società è aumentato in maniera esponenziale” sottolinea Schneider, portando come esempio il boom della smart mobility. “Il venture capital è la strategia migliore per poter finanziare queste società che vogliono sviluppare prodotti e tecnologie per la decarbonizzazione dell’economia e la lotta contro il cambiamento climatico. Sono proprio queste startup che possono sperimentare le idee più ‘folli’ per trovare soluzioni innovative e disruptive”.