Quando Jamie Dimon ne ha assunto le redini nelle vesti di amministratore delegato, JpMorgan deteneva circa l’8% dei depositi bancari statunitensi, dopo Bofa e appena davanti a Citi. Oggi ne conta 2,5 milioni di dollari, più del 13% del totale
Gli occhi sono puntati anche su Ted Pick, pronto a guidare Morgan Stanley dal 1° gennaio. Erediterà una banca in condizioni decisamente migliori rispetto a 14 anni fa, quando arrivò il suo predecessore James Gorman. Ma si troverà ad affrontare anche più sfide
In un anno di turbolenze per la finanza a stelle e strisce, JpMorgan Chase si è aggiudicata quasi un quinto di tutti i profitti bancari statunitensi. Solo nei primi nove mesi dell’anno, la sua filiale Usa ha guadagnato 38,9 miliardi di dollari, circa il 18% del totale del settore, secondo i calcoli del Financial Times sui dati di BankRegData. Se questo andamento dovesse confermarsi per l’intero anno, il colosso di Wall Street registrerà la percentuale di utili di settore più elevata dal 2009, quando molte banche si stavano riprendendo ancora dalla crisi finanziaria.
Certo, i dati non siano completi, precisa il quotidiano economico-finanziario britannico. Riguardano infatti i profitti delle filiali con depositi assicurati dalla Federal deposit insurance corporation e includono i guadagni di JpMorgan derivanti da attività bancarie commerciali e retail, nonché dalle divisioni investment banking e trading che non tutte le sue “rivali” hanno. Tuttavia, mostrano come l’amministratore delegato Jamie Dimon abbia sfruttato le opportunità di acquisizione (a partire dal salvataggio di First Republic di maggio) e gli errori degli altri istituti per “fare di JpMorgan la più grande banca statunitense sotto quasi tutti i punti di vista”, scrive il FT.
La maggior parte delle banche ha beneficiato infatti quest’anno dell’aumento dei tassi di interesse, che consente loro di aumentare i margini imponendo tassi più elevati ai mutuatari più rapidamente di quanto non li trasferiscano ai depositanti. Ma JpMorgan ha fatto un passo avanti rispetto alle altre big di settore con l’acquisizione della banca californiana arrivata sull’orlo del fallimento, rievocando il periodo in cui si accaparrò società come Bear Stearns e Washington Mutual durante la crisi del 2008. Nel frattempo, gli altri colossi di Wall Street hanno accumulato una serie di passi falsi. BofA ha raccolto perdite per oltre 100 miliardi di dollari sui titoli acquistati nel periodo precedente l’aumento dei tassi da parte della Federal Reserve, per esempio. Wells Fargo ha un tetto massimo di attività dal 2018 – dopo l’apertura di milioni di conti falsi – che ne riduce la redditività. Citi sta subendo invece quella che il FT definisce una “dolorosa riorganizzazione”, dopo anni di risultati inferiori alle aspettative.
Guardando ai dati, quando Dimon ne ha assunto le redini nelle vesti di ceo nel 2006, JpMorgan deteneva circa l’8% dei depositi bancari statunitensi, dopo Bofa e appena davanti a Citi. Oggi ne conta 2,5 milioni di dollari, più del 13% del totale, scalzando Bofa. Marianne Lake, co-head of consumer banking di JpMorgan, ha recentemente dichiarato nell’ambito di una conferenza che la banca è ottimista sulla possibilità di continuare a incrementare la propria quota di depositi, aprendo nuove filiali, investendo in tecnologia e assumendo più banchieri. Solo quest’anno, guardando al tech, il colosso Usa ha già speso quasi 16 miliardi di dollari in nuove iniziative, in quello che Lake ha descritto come uno sforzo “senza pari”.
Quanto invece alle filiali, nell’anno della nomina di Dimon gli Stati Uniti contavano più di 7.600 banche. Secondo BankRegData, ne sono rimaste circa 4.300 e la maggior parte sono piccole realtà locali. Anche su questo fronte JpMorgan si è distinta, sottraendo a Wells Fargo lo scettro di banca con più filiali negli Stati Uniti nel 2021. Ma il futuro della “regina” di Wall Street sarà da vedere. Dimon ha segnalato l’intenzione di restare per diversi anni. Il suo eventuale successore dovrà potenzialmente confrontarsi con requisiti patrimoniali più elevati che, secondo Dimon, limiteranno i prestiti bancari. Lake e Jennifer Piepszak sono stati indicati come i principali candidati per sostituirlo. “Questo posto è troppo grande”, ha dichiarato al FT un ex dirigente di JpMorgan. “Jamie è una tale forza della natura che oggi riesce a superare le crepe, ma cosa succederà quando non ci sarà più?”.
Ted Pick, l’eredità del nuovo ceo di Morgan Stanley
Intanto, gli occhi sono puntati anche su Ted Pick, pronto a guidare Morgan Stanley dal 1° gennaio 2024. Pick erediterà una banca in condizioni decisamente migliori rispetto a 14 anni fa, quando arrivò il suo predecessore James Gorman. Ma si troverà ad affrontare anche più sfide, entrando in un momento in cui i tassi di interesse statunitensi sono ai massimi da oltre due decenni, la sua attività di gestione patrimoniale è sottoposta a controlli normativi e la sua banca di investimento è ancora in ritardo rispetto ai suoi rivali. Tra l’altro, da quando la Fed ha iniziato ad alzare il costo del denaro nella primavera del 2022, le azioni di Morgan Stanley (che un mese prima avevano toccato un massimo storico) sono scese di circa il 12% all’8 dicembre, in netto ritardo rispetto a JpMorgan Chase ma anche a Goldman Sachs e all’S&P 500. Ciononostante, rassicura il FT, gli investitori continuano ad apprezzare la spinta di Morgan Stanley verso l’asset e wealth management. Pick ha annunciato una continuazione della strategia di Gorman, che manterrà il ruolo di presidente esecutivo del consiglio di amministrazione durante il suo primo anno di incarico. “Gli investitori vogliono che l’azienda rimanga fedele al suo lavoro, ma che cerchi anche opportunità di crescita accessorie che siano coerenti con la strategia che ha già avviato”, ha dichiarato al quotidiano Devin Ryan, director of financial technology research di Citizens Jmp Securities. Gorman ha suggerito a sua volta che Morgan Stanley potrebbe trovare maggiori opportunità al di fuori degli Usa, potenzialmente effettuando ulteriori acquisizioni dopo le operazioni di ETrade e Eaton Vance. Ma ora toccherà a Pick prendere queste decisioni.