Esiste un solo oggetto prodotto da Kartell interamente in legno: la poltrona modello 4801 in legno curvato nero progettata da Joe Colombo. È una delle chicche assolute dell’asta Spotlight Design di Pandolfini in agenda per il 31 gennaio 2024 a Firenze, nella storica sede di Palazzo Ramirez de Montalvo in Borgo degli Albizi.
Maurizio Cattelan, Tre lampade da terra modello Trifide, 8.500-10.500 euro
Non è la sola: vi sono anche tre lampade da terra modello Trifide dell’irriverente Maurizio Cattelan, in metallo nei toni del bianco. E molti altri pezzi di nomi-icona del design: i lotti sono 183 e tutti di finissima selezione, come sempre accade per gli appuntamenti delle aste della serie “spotlight design” della casa d’aste fiorentina, dedicate esclusivamente alle creazioni blue chip.
Jacopo Menzani. Tutte le foto sono cortesia di Pandolfini
Design: i pezzi del cuore in asta da Pandolfini a fine gennaio
«È difficile scegliere. Certo ci sono pezzi ragguardevoli dal punto di vista della rarità e del valore», ci risponde così Jacopo Menzani, capo dipartimento per il design di Pandolfini, quando gli chiediamo quali siano i suoi pezzi preferiti dell’asta. «C’è un set di sedie di Gio Ponti di valore museale, provenienti dalla residenza Contini Bonacossi di Villa Vittoria in radica di noce con dettagli in ottone, con seduta rivestita in velluto nei toni del marrone». Del lotto il curatore sottolinea il «disegno semplice ma allo stesso tempo sinuoso ed elegante, una realizzazione di qualità eccezionale, testimonianza del passaggio dell’arredo dal classico alla modernità, attraverso l’opera della voce più eminente del secolo».
Menzani sottolinea poi il pregio del «divano modello Visir di Ettore Sottsass (foto apertura, prodotto da Poltronova nel 1970. Stima: 50.000-70.000 euro). In fibra di vetro, è un pezzo d’arredamento imbottito nei toni del blu e del rosso, rivestito in tessuto. È la prima volta che questo pezzo arriva sul mercato». Dello stesso designer in asta sono presenti i vasi in ceramica Yantra Y22 (rosso) e Yantra Y17 (viola).
Ettore Sottsass
Ettore Sottsass
Come eccezionali sono «le sedute scultoree di Gaetano Pesce, soprattutto Trono Modello Senza Fine Unica (in PVC policromo, nei toni del verde, beige e rosso), qui in tre esemplari, fra cui Trono Modello Senza Fine (in poliuretano estruso nei toni del nero). Produzioni di Meritalia, sono tutti pezzi unici, nell’ordine di cinque nelle versioni più grandi. In asta in particolare ci sarà una delle due sedute che erano state esposte all’Expo 2015 di Milano».
Gaetano Pesce
Aggiungendo un tocco personale, lo specialista non può non citare le lampade in metallo e carta di riso della serie Akari di Isamu Noguchi, «estremamente rare, di una classe straordinaria. Realizzate a mano, sono le prime con il logo del sole e della luna, l’edizione originaria».
Isamu Noguchi
Un pizzico di mercato (del design)
Gli chiediamo dello stato di salute del mercato del design da collezione, ci risponde che è buono: «Sono a capo del dipartimento design di Pandolfini dal marzo 2020. Subito dopo la fine del covid c’è stata una impennata nella domanda. Ora possiamo dire di essere in una fase di ottimo consolidamento».
Design a tavola (e in salotto)
Cosa comprano per lo più i collezionisti, c’è differenza fra collezionisti italiani e internazionali? «Un collezionista è un collezionista, non ci sono differenze di provenienza geografica. I pezzi maggiormente ricercati sono quelli dei grandi nomi, anche di natura semplicemente decorativa. Spostando l’attenzione sull’utilità dell’oggetto, si può dire che a farla da padrone sono i tavoli e gli imbottiti, agognati in maggior misura da chi ha a disposizione spazi importanti». Fra i tavoli, si staglia quello di Nanda Vigo, «un pezzo meraviglioso, mai stato in commercio: in metallo e vetro nei toni del rosso, prodotto nel 1972».
Nanda Vigo
È di Enzo Mari invece il tavolo Ics. In legno, è espressione della sua ricerca incentrata sull’aspetto sociale del design. Fa parte degli oggetti pensati dal progettista per essere realizzati con mezzi poveri: legno, martello, chiodi. Secondo Mari – autore del testo Autoprogettazione – solo con l’autocostruzione dell’oggetto si arriva a comprendere a fondo come esso venga realizzato, cosa implichi il processo. Il tavolo Ics, faceva parte dell’operazione Metamobile di Simon International (1974) ed è uno dei mobili il cui assemblaggio era pensato in modo così semplice da permettere a chiunque di costruirsi il proprio.
Enzo Mari
Di Mari, in asta anche il vaso modello W della serie Samos, in porcellana nei toni del bianco, prodotto da Danese.
Enzo Mari
Perché si vende un pezzo di design
Chi è che vende design e perché lo fa? «Le dinamiche sono diverse rispetto all’antico. Sicuramente anche in questo caso uno dei motori della vendita è il passaggio generazionale. Ma subentrano anche ragioni di ordine pratico. Per esempio, può capitare che un pezzo non sia più adatto – anche solo per ragioni di spazio – alla nuova residenza in cui dovrebbe stare. In genere gli oggetti di design non vengono venduti per svecchiare un luogo ma per ragioni per così dire di “esubero”».
Gli altri oggetti protagonisti dell’asta Spotlight Design
Non passa inosservato l’esuberante divano modello Boa di Fernando e Humberto Campana (prodotto da Edra), sorta di nido intrecciato in poliuretano, rivestito in velluto nei toni del verde e lungo di più di tre metri.
Dell’eclettico Pietro Fornasetti (mente dietro a più di 13.000 creazioni, dagli arredi ai vetri, dalle ceramiche ai tessuti, fino a pitture e scenografie teatrali) i collezionisti potranno acquistare un eccezionale paravento in legno laccato, con dettagli in metallo con doppio decoro ‘Strumenti musicali’ e ‘Libreria’.
Pietro Fornasetti
Si segnala poi anche una serie di litografie su carta di Superstudio degli anni ’70 – Cerimonia (Il grande pellegrinaggio) del 1972 o Educazione (Progetto I) del 1971, oltre a una coppia di poltrone modello P30 di Osvaldo Borsani.
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