Unicredit è la banca europea che, fra dividendi e riacquisti di azioni proprie (buyback) remunererà di più i suoi azionisti. Questo primato era stato già sottolineato da Gae Aulenti in occasione dell’ultima presentazione trimestrale, ed è stato successivamente verificato dagli analisti di Bank of America, che hanno calcolato i rendimenti delle varie azioni bancarie europee. Considerando il periodo 2024-2025, durante il quale saranno distribuiti i profitti realizzati nel 2023 più gli utili stimati per l’anno in corso, Unicredit offrirà un total yield del 35%, davanti a Ing, Lloyd’s, Natwest e Intesa Sanpaolo.
Per il 2023 Unicredit prevede di distribuire 8,6 miliardi di utili, fra dividendi e buyback. Gli analisti di Bofa prevedono che per il 2024 saranno distribuiti 7,4 miliardi. L’obiettivo programmato è di remunerare per una quota non inferiore al 90% degli utili che Unicredit realizzerà quest’anno, sulla base dell’aspettativa che saranno in linea con i record raggiunti nel 2023. “Da quando il Ceo Andrea Orcel è entrato in carica circa 3 anni fa, Unicredit ha restituito 21,7 miliardi agli azionisti (compresa la distribuzione del 2024), ben al di sopra della sua capitalizzazione di mercato di circa 17 miliardi a gennaio 2021. Paradossalmente, il multiplo prezzi/utili della banca è diminuito nel corso del periodo ed è ai minimi storici, pari a 5 volte”, hanno commentato gli analisti di BofA.
Al secondo posto fra le banche italiane c’è Intesa Sanpaolo, la cui remunerazione dovrebbe attestarsi al 27%. Il dividendo previsto da Intesa sarà di 5,4 miliardi (di cui 2,6 già versati) per il 2023 e un acconto da 2,8 miliardi come acconto per i risultati dell’anno in corso. A questo si aggiungerà un buyback pari a 55 centesimi di punto di Cet 1.
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Mediobanca mantiene una remunerazione al di sopra della media europea del settore (20%) con un total yield del 22%.
Per quanto riguarda Banco Bpm, l’istituto ha fatto sapere l’8 febbraio che il dividendo sarà aumentato del 143% a 0,56 euro per azione, con una distribuzione ai soci di 848 milioni di euro. Sulla base dei dati noti al 5 febbraio, BofA aveva calcolato un total yield al 20%.
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Dividendi e Buyback a pioggia
“Unicredit ha rafforzato il suo impegno verso la distribuzione: in primo luogo, ha introdotto una nuova politica di distribuzione di capitale ordinario pari al 90% o più degli utili; in secondo luogo, ha aumentato il pagamento dei dividendi al 40% (rispetto al 35% precedente), con pagamenti intermedi e possibilità di ulteriore crescita”, hanno commentato gli analisti di Bank of America, “nel 2023, Unicredit ha annunciato una distribuzione di capitale di €8,6 miliardi, di cui riteniamo che circa 7,5-8 miliardi siano sostenibili”.
Nel grafico in basso a destra è possibile osservare in, blu chiaro, la componente di remunerazione che viene corrisposta dalle varie banche europee sotto forma di riacquisti di azioni proprie. Per quanto riguarda la remunerazione dei dividendi delle banche non italiane è opportuno ricordare che la tassazione penalizza gli investitori con un prelievo in due fasi che, nella migliore delle ipotesi, riduce il dividendo tassabile in Italia del 15% (si applica, poi, l’aliquota al 26%).