L’Italia avrebbe un forte potenziale per queste realtà ma ci sono vincoli normati che rendono il tutto complesso e poco agile
Nonostante questo, negli anni il mondo delle startup ha cercato di rosicchiare sempre più terreno
Il decreto rilancio tra novità e incertezze
Il decreto rilancio ha messo il focus sulle piccole e medie imprese italiane, che sono il cuore del sistema produttivo nazionale. Con alcuni provvedimenti è andato a cercare di migliorare e mettere una pezza rispetto ai decreti precedenti e con altri ha cercato di coprire settori che fino a quel momento erano stati un po’ sottovalutati.
Per quanto riguarda le startup il decreto rilancio ha dunque previsto alcune misure di sicuro interesse che potrebbero rafforzare l’ecosistema di queste realtà. “Mi riferisco innanzitutto ai contributi a fondo perduto per favorire l’incontro tra le startup e il sistema degli incubatori, acceleratori, università, etc.., ma anche al nuovo credito d’imposta sulla ricerca e sviluppo. Quello che però il sistema degli operatori e degli investitori aspettava era l’ulteriore stimolo dell’investimento dei business angel attraverso l’innalzamento della detrazione fiscale dal 30% al 50% sui capitali sotto i 100 mila euro investiti da persone fisiche”, spiega Massarotto.
Ma non cantate vittoria troppo presto. Accanto a queste misure ci sono infatti anche alcuni aspetti che non sono stati considerati, o meglio che lo sono stati ma in modo superficiale. “La nuova detrazione viene infatti concessa nell’ambito delle norme comunitarie sugli aiuti de minimis, che ha un tetto massimo di aiuti cumulabili da ogni singola impresa, comportando, di fatto, la fruibilità dell’agevolazione dalle più piccole startup e non da quelle più mature. Per com’è scritta la norma, inoltre, non sono agevolati gli investimenti effettuati attraverso veicoli societari di investimento (inclusi invece nell’attuale agevolazione del 30%), che in realtà sono spesso il mezzo più comune attraverso cui operano i business angel per investire in gruppo”, conclude Massarotto.