Gli Stati Uniti fanno da traino con 153, ovvero 3 su 5, potenziali candidate all’Ipo. Seguono l’India con 31 future matricole e il Regno Unito con nove
La maggior parte delle future matricole (38%) potrebbe essere valutata tra uno e tre miliardi di dollari; il 19%, invece, tra 3 e 5 miliardi
Il 2024 potrebbe passare alla storia come l’anno delle quotazioni tech, con una nutrita “comitiva” di aziende pronte a sbarcare in Borsa. Cb Insights ne calcola 257 a livello mondiale, società partecipate da venture capital con una valutazione complessiva di 1.365 miliardi di dollari, che hanno raccolto finora 213 miliardi di dollari e contano 524.743 dipendenti.
Gli Stati Uniti fanno da traino con 153, ovvero 3 su 5, potenziali candidate all’Ipo. Seguono l’India con 31 future matricole e il Regno Unito con nove. Il tutto mentre le aziende tecnologiche cinesi affrontano forti venti contrari sotto forma di una stringente normativa sul tech da un lato e dall’altro di relazioni complesse con alcune potenze economiche straniere (a partire dagli Usa). Basti pensare al colosso del fast fashion Shein, una delle startup con la più alta valutazione al mondo (66 miliardi di dollari), recentemente trasferitasi a Singapore mentre si prepara alla quotazione a Wall Street con una valutazione tra gli 80 e i 90 miliardi di dollari.
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Valutazioni tra 1 e 3 miliardi di dollari
Nonostante gli obiettivi altisonanti di società come Shein, precisa Cb Insights, non è detto che tutte le aziende pronte ad approdare sui listini raggiungano valutazioni anche solo vicine alle ultime. Specie per quelle che hanno raccolto finanziamenti l’ultima volta nel 2021 o all’inizio del 2022, quando le valutazioni del settore tecnologico erano al loro apice. Ciononostante, spiegano gli analisti, un’analisi delle loro ultime valutazioni potrebbe fornire un’indicazione agli investitori sugli obiettivi al momento del debutto. Stando a quanto risulta, la maggior parte delle potenziali candidate all’Ipo (38%) è stata valutata tra 1 e 3 miliardi di dollari; il 19% potrebbe raggiungere invece una valutazione tra 3 e 5 miliardi di dollari e il 18% tra 5 e 10 miliardi. Appena l’1% potrebbe oltrepassare infine i 50 miliardi.
Chi ha più (future) Ipo in portafoglio
Ad ogni modo, ad attendere le Ipo tech del 2024 non sono solo fondatori e dipendenti delle startup ma anche una rosa di fondi di venture capital che vorrebbero ottenere un’uscita redditizia. Tiger Global Management è in testa con 56 società in portafoglio sulle 257 della lista, tra cui Shein, Stripe e Rapyd. Storicamente, la società di investimento statunitense si focalizza sulle ultime fasi di investimento, quando le valutazioni sono più elevate. Seguono SoftBank con 41 società in lista e Accel con 36 società. Quest’ultima, in oltre la metà dei casi, ha investito nelle fasi iniziali (seed e Serie A); ciò significa che potrebbe ottenere risultati ancora migliori se sbarcassero effettivamente in Borsa.
Le 257 società pronte a sbarcare in Borsa
Fonte: CB Insights