Il 17 aprile 2024 potremo quasi tutti accarezzare il sogno di possedere un pezzo della storia dell’arte universale: “un diagramma a penna e inchiostro marrone di un blocco di marmo” di Michelangelo Buonarroti, venduto nell’asta denominata “A Park Avenue Collection”. Lo ha comunicato Christie’s a fine gennaio, aggiungendo anche la forchetta di stima: 6.000 – 8.000 dollari.
Provenienza del disegno di carta di Michelangelo in asta da Christie’s per meno di 10.000 dollari
Cifra che ha del risibile, considerando il record su carta del genio toscano. Considerando la cifra di aggiudicazione di un’opera del tutto simile, è possibile avanzare alcune previsioni: nel 2008 un lotto di questo tipo incassò da Christie’s Londra 73.250 sterline, a fronte di una stima di 10.000-15.000 sterline. Sia il disegno del 2008 che quello attuale erano di proprietà di Cosimo Buonarroti, discendente diretto del Buonarroti, defunto nel 1858. Entrambi i ritagli si carta sono corredati da un’iscrizione di Cosimo che li descrive in qualità di doni. Il disegno attuale fu regalato nel 1836 a un turista inglese, il futuro governatore di Hong Kong sir John Bowring. È probabile che Cosimo Buonarroti ritagliasse occasionalmente questi diagrammi da un foglio più grande di disegni di questo tipo, per offrirli a ospiti di riguardo.
Cortesia di Christie’s Images Ltd
Il lotto in questione raffigura dunque un blocco di marmo, con scritta la parola “simile” ed è arrivato fino ai giorni nostri allegato a una lettera di un discendente di Michelangelo. Il diagramma, già noto in letteratura, è stato recentemente identificato dal dipartimento di disegni antichi di Christie’s: gli esperti del dipartimento hanno trovato la lettera e il diagramma attaccati al retro di un altro disegno, parte da decenni di una collezione privata.
Non è la prima volta che la casa d’aste si imbatte in questo pezzetto di carta: il disegno fu infatti già venduto in un’asta da Christie’s a Londra, Important Old Master Drawings, il 1° luglio 1986. Allora si intitolava A Battle of Giants ed era attribuita a un “associate of Michelangelo Buonarroti“. Il catalogo del 1986, menzionando un frammento di carta attaccato al supporto, affermava che era “ritenuto di mano di Michelangelo”. Quando nel 2023 gli specialisti di Christie’s visionando la lettera, hanno «immediatamente capito» che il piccolo disegno sul retro era di Michelangelo. Le ricerche successive hanno confermato l’attribuzione.
Una delle pochissime opere di Michelangelo Buonarroti ancora in mani private
Com’è intuibile, ormai solo un numero davvero esiguo di opere di Michelangelo è rimasto in mani private, forse meno di 10, stima la casa d’aste. L’opera di cui trattasi fa parte di un gruppo di disegni di blocchi di marmo di mano del maestro, la maggior parte dei quali è ancora conservata a Casa Buonarroti a Firenze, museo fondato proprio da Cosimo Buonarroti.
Il diagramma e la lettera saranno offerti come lotto unico e sono già stati messi in mostra dal 26 al 31 gennaio 2024 al Rockefeller Center di Christie’s, insieme a un’ampia selezione di dipinti, sculture e disegni old master, oltre che antichità, libri rari e manoscritti e in concomitanza alla Exceptional Sale di Christie’s (30 gennaio – 1° febbraio 2024) durante la “Classic Week: New York”.
Presentando il raro cimelio, la responsabile della vendita di disegni antichi, Giada Damen, Ph.D., ha dichiarato alla stampa che si tratta di «un’opportunità entusiasmante per una vasta gamma di collezionisti di possedere una delle poche opere di Michelangelo rimaste in mani private. Questo diagramma di un blocco di marmo è allo stesso tempo di natura “funzionale” e intima. Probabilmente faceva parte di una comunicazione con una cava o una ditta di spedizioni, ma è anche una finestra nella mente dell’artista, che mostra l’interesse e la cura con cui Michelangelo selezionava i blocchi di marmo. Questo piccolo foglio ci mette direttamente in contatto con la vita quotidiana di Michelangelo e ci ricorda quanto fosse importante per lui il suo lavoro di scultore».
L’asta A Park Avenue Collection del 17 aprile 2024 comprenderà anche mobili francesi, dipinti di antichi maestri, disegni e opere d’arte cinesi, rappresentazioni opulente di oltre 40 anni di appassionato collezionismo.
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