Nell’ultimo round di finanziamento, Monzo ha visto la propria valutazione scendere di circa il 40%
Accanto agli investitori esistenti, nuovi investitori hanno preso parte al round
La notizia arriva in un momento di generale difficoltà per le challenger bank
La notizia del down round arriva in un momento in cui Monzo ha messo in atto una serie di misure per tagliare i costi, nel tentativo di arginare i danni causati dalla pandemia: dalla chiusura di un ufficio di assistenza clienti a Las Vegas a importanti licenziamenti in programma nel Regno Unito (fino a 120 posti di lavoro secondo quanto riportato da Reuters a inizio giugno). Inoltre, pochi mesi fa, la banca è stata protagonista di un cambio ai vertici, con l’ex dirigente di Visa, TS Anil nominato ceo, dopo che il co-fondatore Tom Blomfield si è dimesso dalla carica di amministratore delegato per ricoprire il nuovo ruolo di presidente.
C’è da dire che Monzo non è l’unica challenger bank ad aver sofferto a causa della pandemia. Anche le rivali Revolut e Monese hanno dovuto fare i conti con possibili tagli del personale. Inoltre, gli investitori si stanno dimostrando sempre più cauti nei confronti di un segmento che continua a crescere grazie agli investimenti VC ma nel quale i player (nella maggior parte dei casi) sono ancora ben lontani dall’essere profittevoli.