L’anarchia e il pacifismo di Banksy. L’irriverenza post pop art di KAWS. L’America coloured e viva di Basquiat. Non sono che alcuni dei temi e dei nomi che transitano nelle collezioni del jet set internazionale, soprattutto a stelle e strisce. Le star hollywoodiane e della musica amano l’arte pop, impegnata, irridente, femminista, afroamericana: e se la combattono a colpi di record in asta.
Jeff Bezos e Leonardo Di Caprio collezionisti d’arte
Era il novembre 2019 quando, durante un’asta di Christie’s, un dipinto di Ed Ruscha, Hurting the Word Radio #2 (1964), venne venduto per 52,5 milioni di dollari a un anonimo offerente telefonico, stabilendo il record per l’artista. L’acquirente, a quanto pare, non era altri che Jeff Bezos.
Ed Ruscha, Hurting the Word Radio #2 (1964)
Il fondatore di Amazon fece un altro acquisto significativo: Vignette 19 (2014) di Kerry James Marshall da Sotheby’s, per 18,5 milioni di dollari, il secondo prezzo più elevato di sempre per l’artista. Apprezza particolarmente l’afroamericano Kerry James Marshall anche Sean “Puff Daddy” Combs, avendone acquistato in asta un dipinto per 21,1 milioni di dollari.
Kerry James Marshall, Vignette 19 (2014), Sotheby’s,18,5 milioni di dollari
Ed Rucha è un artista molto amato anche da Leonardo Di Caprio, che ne possiede diverse opere, tra cui “Ace”, serigrafia del 1987. Uno degli artisti più importanti della collezione Di Caprio – oltre che Picasso – è Jean-Michel Basquiat, di cui l’attore avrebbe acquistato il dipinto “Red Man One” per 9,9 milioni di dollari nel 2005 (prima che le quotazioni volassero a otto e nove cifre).
Jean-Michel Basquiat
Il protagonista di The Wolf of Wall Street adora Banksy, del quale avrebbe Trolley Hunters (1,3 milioni di dollari nel 2015). La stella del cinema – frequentatrice abituale delle fiere d’arte più prestigiose – ha anche dichiarato di possedere diverse sculture di KAWS, tra cui “Companion (Passing Through)”, scultura esposta nel 2010 anche e New York, in Times Square.
Madonna, una delle più grandi collezioniste di arte contemporanea nella musica pop
Fra le star maggiormente amanti dell’arte c’è Madonna, per un qualche mese del 1982 pure fidanzata con Jean-Michel Basquiat. L’amore per l’arte della lady del pop risale ai suoi primi giorni a New York, quando inizia a frequentare assiduamente le gallerie d’arte e i musei della Grande Mela, nonché i protagonisti della sua scena artistica (oltre che Basquiat, anche Andy Warhol, Keith Haring).
Con il successo e la ricchezza che sarebbero seguiti, la signora Ciccone avrebbe costruito una notevolissima collezione di arte contemporanea, in cui oggi spiccano le opere di Yayoi Kusama, della quale Madonna possiede addirittura una Infinity Dots Mirrored Room, una delle sue ipnotiche, magiche installazioni capaci di creare l’illusione di uno spazio infinito in una scatola, grazie al sapiente utilizzo di specchi e punti luminosi.
Yayoi Kusama, Infinity Dots Mirrored Room
Nella collezione della material girl anche Frida Kahlo, fra cui il dipinto “La mia nascita”; poi, Jenny Holzer, nota per le sue installazioni provocatorie basate su testi che spesso affrontano questioni di potere, genere e politica. Si ricorda “Protect Me From What I Want”, installazione di luce al neon che sfida gli spettatori a confrontarsi con i propri desideri e le proprie vulnerabilità.
Jenny Holzer
All’epoca del loro sodalizio professionale e amoroso, Kanye West e Kim Kardashian collezionavano artisti contemporanei come George Condo e Takashi Murakami. Barbra Streisand ama particolarmente i pezzi storici americani, del XVIII e XIX secolo. Altre celebrità che investono in arte sono Tobey Maguire, Jay-Z e Beyonce, Brad Pitt, Mary-Kate Olsen, Ellen DeGeneres e Portia de Rossi.
Perché le star investono in arte? Tre fattori chiave
Certo contano la passione, il prestigio culturale derivante dal possedere un certo tipo di beni. Ma ci sono anche motivazioni molto più prosaiche retrostanti la scelta di spendere svariati milioni di dollari in opere d’arte.
Conservazione della ricchezza
Il valore durevole dell’arte, si pensi ad artisti come Pablo Picasso e Jean-Michel Basquiat, offre un veicolo affidabile per la salvaguardia e la trasmissione della ricchezza attraverso le generazioni.
Diversificazione
A differenza degli asset finanziari tradizionali, l’arte spesso si muove indipendentemente dai mercati azionari, garantendo stabilità in tempi turbolenti. Stando ai dati del rapporto di Deloitte Art & Finance, le belle arti hanno fruttato il 4,4% di rendimento rispetto al -6,6% dell’S&P 500 fra il gennaio 2022 e il luglio 2023.
Riservatezza
La discrezione è un elemento fondamentale del mercato dell’arte: consente agli investitori di effettuare transazioni (soprattutto tramite i servizi di vendite private delle case d’asta) senza la pubblicità richiesta dalla negoziazione dei titoli sui mercati dei capitali. L’eventuale divulgazione dell’acquisto, è una scelta personale del o della collezionista.