Il titolo di Poste italiane ha aperto la seduta a Piazza Affari in rialzo di oltre 3%, in seguito alla pubblicazione degli ultimi dati trimestrali con utili in forte aumento, toccando il livello più alto degli ultimi due anni. Nel quarto trimestre, i ricavi di Poste sono aumentati del 4,1% a 3,2 miliardi, con un deciso contributo dei servizi finanziari, i cui ricavi sono saliti del 14,9% a 1,4 miliardi; questa componente ha compensato la contrazione dei servizi assicurativi in calo del 16,1%. Nel trimestre Ebit e utile netto hanno sperimentato una forte accelerazione portandosi rispettivamente a 515 milioni (+59,9%) e 411 milioni (185,4%).
Nell’intero anno fiscale, Poste ha chiuso con ricavi in aumento del 5,4% a 12 miliardi di euro, segnando un aumento nelle componenti dei servizi finanziari, della corrispondenza e dei servizi di pagamento, mentre il ramo assicurativo ha ceduto il 5% dei ricavi annui, a 1,6 miliardi. Ebit e Utile netto si sono attestati a 2,62 e 1,9 miliardi, in aumento del 9,4% e 22,1% rispettivamente.
Sotto il profilo dei margini l’elemento decisivo per il recupero dell’Ebit è avvenuto nel business di pacchi e corrispondenza, la cui perdita è passata da 326 a 43 milioni: un balzo in avanti che ha più che compensato il calo nei margini osservato su polizze e serivizi finanziari (94 e 25 milioni di margini in meno rispetto al 2022).
Con questi risultati, Poste proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo di 80 centesimi per azione, in aumento del 13% rispetto alle precedenti indicazioni e superiore del 23% a quello dell’anno fiscale 2022.
I conti della raccolta finanziaria
Per quanto riguarda la raccolta netta di asset finanziari il 2023 è stato a segno meno per 4,1 miliardi, un rosso dovuto al risparmio postale e ai depositi, mentre la raccolta di fondi comuni è aumentata. L’effetto mercato positivo, tuttavia, ha portato il totale delle attività finanziarie su livelli più alti rispetto a fine 2022, passando da 576 a 581 miliardi di euro.
“Nel settore Servizi Finanziari, i ricavi ammontano a 5,2 miliardi di euro, con Attività Finanziarie Totali di 581 miliardi di euro, sostenute da flussi netti al dettaglio di oltre 1,2 miliardi di euro, trainati da forti flussi assicurativi che hanno superato il mercato”, ha commentato l’ad di Poste, Matteo Del Fante, “nel settore servizi assicurativi abbiamo ottenuto risultati positivi, con flussi netti confermati superiori al mercato e un tasso di disattivazione resiliente in un ambiente impegnativo”.
“Nel settore Servizi Finanziari, i ricavi ammontano a 5,2 miliardi di euro, con Attività Finanziarie Totali di 581 miliardi di euro, sostenute da flussi netti al dettaglio di oltre 1,2 miliardi di euro, trainati da forti flussi assicurativi che hanno superato il mercato”, ha commentato l’ad di Poste, Matteo Del Fante, “nel settore servizi assicurativi abbiamo ottenuto risultati positivi, con flussi netti confermati superiori al mercato e un tasso di disattivazione resiliente in un ambiente impegnativo”.
Rotta verso il nuovo piano strategico
Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, Del Fante ha parlato di “risultati impressionanti” che consentiranno di distribuire in totale 1 miliardo di euro agli azionisti per il 2023. “Sono sicuro che continueremo a evolverci e a offrire eccellenza a tutti i nostri stakeholder e presenteremo il 20 marzo il nostro nuovo piano 2024-2028, inaugurando la prossima fase della storia di crescita di Poste Italiane”, ha affermato Del Fante.
Poste, Lasco nominato nuovo dg
Nel frattempo, Poste ha annunciato un avvicendamento alla carica di direttore generale, abbandonata da Del Fante in favore di Giuseppe Lasco, che già ricopriva il ruolo di co-direttore generale. Lasco diventa così responsabile della gestione e coordinamento delle strutture aziendali del gruppo. Tuttavia, ha precisato la società, le attività relative al Capitale di Protezione di BancoPosta, le aree assicurative, di gestione del risparmio e delle istituzioni di pagamento e moneta elettronica rimangono ancora direttamente sotto la supervisione dell’ad Del Fante.