La potestà impositiva di un paese su un determinato soggetto sia esso una persona fisica che una persona giuridica dipende dall’individuazione della residenza fiscale. Ne consegue che la determinazione del residency status diventi fondamentale ai fini della comprensione della tassazione a cui un soggetto è sottoposto.
La residenza fiscale negli Usa
In linea generale, il codice tributario americano (Internal revenue code, Irc) qualifica come alien una persona fisica straniera che non sia un cittadino americano (Us Citizen).
Un cittadino straniero, per come vedremo nel corso dell’articolo, può essere considerato fiscalmente residente (resident alien), non residente (non resident alien) o entrambi (dual-status alien).
Come si acquista la residenza fiscale negli Usa: i test di residenza fiscale per stranieri
Una persona fisica straniera acquista la residenza fiscale negli Usa se soddisfa uno dei due test:
- il lawful permanent test anche noto come green card test
- o il substantial presence test.
Da quel momento in poi, al pari di un cittadino americano, sarà soggetto a tassazione su tutti i propri redditi ovunque prodotti (cosiddetto principio del world-wide income).
Al contrario un cittadino straniero non residente, non resident alien, sarà tassato soltanto sul reddito di fonte statunitense.
Lawful permanent resident (o green card test)
Un lawful permanent resident è un cittadino straniero nei cui confronti il dipartimento dell’immigrazione americana (Us Citizenship and Immigration Services, Uscis) ha emesso il modello I-551, meglio noto come green card, ovvero un permesso di soggiorno permanente. Ottenuto il permesso di soggiorno uno straniero continua a essere considerato residente fin tanto che il permesso non gli venga revocato o venga dallo stesso abbandonato.
Substantial presence test: : determinazione della residenza attraverso la presenza sostanziale
Ai sensi del substantial presence test un cittadino straniero viene considerato fiscalmente residente negli Stati Uniti se:
- A) risulta presente sul territorio nazionale per almeno 183 giorni nel corso di un anno solare;
- B) trascorre negli Stati Uniti un periodo di tempo di almeno 31 giorni nell’anno solare di riferimento e soddisfa il test dei 183 giorni (183-day test, noto anche come cumulative presence test).
Da rilevare che per quanto concerne il 183-day test o cumulative presence test, esso consiste nella somma del totale dei giorni in cui la persona fisica è stata presente negli Stati Uniti nell’anno solare di riferimento, più un terzo dei giorni in cui è stato presente durante l’anno precedente e un sesto dei giorni dell’anno ancora precedente.
Se la somma, così ottenuta, è uguale o superiore a 183 giorni, il soggetto viene considerato fiscalmente residente negli Stati Uniti.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Quali sono le opportunità di accesso ai servizi finanziari e bancari per chi diventa residente negli Stati Uniti?
In che modo la residenza fiscale negli Usa può influire positivamente sulla pianificazione successoria e sulle strategie di ereditarietà?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
RICHIEDI LA TUA CONSULENZA GRATUITA
Esempi pratici di applicazione del substantial presence test
Negli esempi di seguito Tizio, cittadino italiano, soddisfa il substantial presence test e, conseguentemente, acquista lo status di resident alien.
Ai fini del test, una frazione di giorno trascorso sul suolo americano viene computata come un intero giorno, se Tizio, ad esempio, arriva negli Stati Uniti un mercoledì pomeriggio per ripartire la mattina seguente, ai fini del test, egli risulta presente due giorni (mercoledì e giovedì).
Eccezioni
Esistono numerose eccezioni a questa regola generale:
- A) I pendolari dal Canada e Messico che regolarmente fanno la spola dal proprio paese agli Stati Uniti per motivi di lavoro.
- B) Coloro che si trovano in transito negli Stati Uniti tra due destinazioni estere e risultano fisicamente presenti per meno di 24 ore sul suolo statunitense.
- C) I membri dell’equipaggio di un aereo o nave straniera che si occupano di trasporto di passeggeri da e per gli Stati Uniti.
- D) Coloro che sono impossibilitati a lasciare gli stati Uniti a causa delle loro condizioni di salute.
- E) Soggetti esenti in virtù della particolare attività che svolgono negli Stati Uniti: diplomatici, membri di organizzazioni internazionali ed i loro familiari, ma anche professori, studenti e tirocinanti.
Dual status: frazionamento del periodo d’imposta
Secondo il codice, un dual-status alien è un cittadino straniero che sia, nel medesimo periodo d’imposta, residente e non residente, o viceversa.
Ipotizziamo che Tizio, cittadino italiano, si trasferisca a New York il 1º giugno del 2023 e vi rimanga per tutta la restante parte dell’anno. Per il 2023 Tizio verrà considerato non residente dal 1º gennaio al 31 di maggio e residente dal 1º giugno al 31 dicembre, in quanto avrà soddisfatto il substantial presence test.
In sede di dichiarazione Tizio sarà soggetto a due dichiarazioni dei redditi:
- per la parte dell’anno in cui non sarà residente dovrà versare le imposte solo sugli eventuali redditi di fonte statunitense;
- nella seconda parte dell’anno, invece, sarà soggetto alla tassazione mondiale su tutti i redditi ovunque prodotti.
Residenza nei trattati contro le doppie imposizioni
Nel caso in cui una persona venga considerata fiscalmente residente dalle normative interne di due stati, le convenzioni contro le doppie imposizioniprevedono delle regole, note con il nome di tie-breaker rules, cha aiutano a dirimere eventuali conflitti di doppia residenza.
Nella convenzione siglata tra Italia e Stati Uniti nel 1999 ed entrata in vigore dal 1° gennaio 2010, l’art. 4 stabilisce degli specifici criteri di collegamento della persona allo stato per determinare, nei casi di conflitto, quale dei due stati contraenti potrà considerare residente il contribuente.
Secondo tali regole una persona fisica è considerata residente:
- dello Stato contraente nel quale ha un’abitazione permanente. Quando essa dispone di un’abitazione permanente in ciascuno degli Stati contraenti, è considerata residente dello Stato contraente nel quale le sue relazioni personali ed economiche sono più strette, vale a dire laddove e? localizzato il suo centro degli interessi vitali;
- se non si può determinare lo Stato contraente nel quale detta persona ha il centro dei suoi interessi vitali, o se la medesima non ha abitazione permanente in alcuno degli Stati contraenti, essa è considerata residente dello Stato contraente in cui soggiorna abitualmente;
- se detta persona soggiorna abitualmente in entrambi gli Stati contraenti ovvero non soggiorna abitualmente in alcuno di essi, essa è considerata residente dello Stato contraente del quale ha la nazionalità;
- se detta persona ha la nazionalità di entrambi gli Stati contraenti o se non ha la nazionalità di alcuno di essi, le autorità competenti degli Stati contraenti risolvono la questione di comune accordo.