Sotto la lente: performance dei beni di lusso da collezione nel 2023
Dalla metà del 2013 alla metà del 2023 i beni di lusso da collezione hanno più che raddoppiato il loro valore: +116%. È il valore calcolato da Knight Frank in collaborazione con Art Market Research su un paniere di beni composto da opere d’arte, orologi da collezione, vini da investimento, diamanti colorati, gioielli, monete e francobolli rari, automobili da collezione, mobilia di lusso e design, whisky rari.
Questi ultimi sono stati l’asset che nel decennio in esame ha performato meglio: il KFLI (Knight Frank Luxury Index) evidenzia un +322% di rivalutazione a valore. Guardando però il rendimento nell’ultimo anno (da metà 2022 a metà 2023), è difficile trattenere un moto di delusione: -4%. Avvisaglia che i tempi d’oro del lusso da investimento stanno per finire? Potrebbe essere.
Negli ultimi 12 mesi considerati (fino al 30/6/2023) l’indice generale dei beni di lusso è cresciuto del solo 7%, valore superiore al tasso di inflazione annuale degli Stati Uniti per quel periodo (3%) ma inferiore al 7,9% del Regno Unito. Si tratta della performance annuale più debole del KFLI dal secondo trimestre del 2021, a dimostrazione del fatto che anche i beni tangibili di lusso non sono immuni alle incertezze del mercato. Un rallentamento dei mercati del vino e delle auto d’epoca (i cui rendimenti a doppia cifra hanno spesso sostenuto la performance dell’indice), ha contribuito a temperare la traiettoria di crescita dell’indice.
C’è di più: in assenza della rivalutazione pari al 30% delle opere d’arte in quel lasso di tempo, il luxury index sarebbe stato quasi piatto per il periodo considerato. Tuttavia, anche nel mondo dell’arte si è assistito a un intiepidimento delle quotazioni: i risultati d’asta si sono collocati sostanzialmente sempre in linea con le stime iniziali (quando non al di sotto), senza sorprendere con exploit inattesi.
Commenta Sebastian Duthy di Art Market Research: «Anche nell’arte c’è una nota di cautela. Si tratta di un mercato che si trova nel “periodo di ripresa post-pandemia” piuttosto che “in buona salute”. I recenti risultati d’asta suggeriscono che la crescita sta già iniziando a rallentare».
Quali sono stati i rendimenti dei pleasure asset nel 2023?
Di seguito i rendimenti dei pleasure asset al 30/06/2023, considerando i 12 mesi e i 120 mesi precedenti.
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È evidente che le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia pesano maggiormente sulle decisioni di spesa in lusso e arte degli individui ultra high net worth rispetto a un anno fa. Benché l’inflazione e i tassi non influiscono sugli atti di acquisto quotidiani delle famiglie uhnw, è innegabile che per la maggior parte di essere ignorare l’impatto di questi fenomeni sulle decisioni finanziarie.
Secondo quanto riporta il rapporto sulla ricchezza globale di Credit Suisse/Ubs, per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008 nel 2022 i ricchi hanno visto diminuire il valore dei loro portafogli, almeno in termini reali: l’inflazione ne ha ridotto la crescita della ricchezza in dollari di 6 punti percentuali, trasformando un guadagno nominale del 3,4% in una perdita reale del 2,6%.
Inflazione in ritirata: ma fra in quanto tempo?
L’inflazione sta ora iniziando a mostrare segni di raffreddamento, ma un suo ritorno nei ranghi non sarà certo immediato. Le turbolenze geopolitiche spingono i prezzi dell’energia al rialzo, senza dimenticare che permangono le strozzature dell’offerta, cruciali nel determinare le fiammate inflazionistiche nel post covid. In paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Giappone pesano anche i costi della manodopera.
Tutte tensioni che almeno momentaneamente sembrano intimidire i rilanci selvaggi dei collezionisti più abbienti quando siedono (fisicamente o virtualmente) in un’asta di borsette, vini di pregio o multipli di un artista blue chip. Ma il collezionismo è un “male” diffuso, altamente e piacevolmente contagioso. Mai prima d’ora ci sono stati così tanti collezionisti in così tante nazioni, benché la piazza di scambio regina resti New York.
Aumenta non solo il numero degli appassionati di beni di lusso, ma anche la tipologia di oggetti richiesti. Per chiarire: il whisky entra nell’indice di rendimento di Knight Frank nel 2019, le borsette fanno il loro debutto nel 2020. Chissà se fra qualche tempo vi entreranno anche i cimeli sportivi da collezione.