Il 23 marzo 2021, in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del presidente Pietro Giuliani, Gabriele Blei, ceo del gruppo, e Giorgio Medda, co-ceo e responsabile dell’asset management, la società ha annunciato il lancio di Azim, il primo security token al mondo nell’asset management, e l’avvio di un accordo per acquisire una partecipazione di minoranza in HighPost Capital, società di private equity specializzata in investimenti nel settore consumer con sede a New York.
Un forte processo di trasformazione sta attraversando il mondo finanziario, che si sta evolvendo per cogliere nuove opportunità e sfruttare nuove piattaforme di scambio attraverso nuovi strumenti e nuove tecnologie di investimento. Si espandono i mercati di riferimento con nuovi asset digitali come currency token e utility token e inizia la rivoluzione per la costruzione dell’asset allocation del futuro con il security token, una rappresentazione digitale di asset finanziari e reali per mercati di capitali più equi ed efficienti, per una migliore diversificazione del patrimonio, per sfruttare le potenzialità dei private market rendendo gli investimenti più liquidi.
Per la prima volta al mondo una società di asset management emette un security token, un portafoglio di prestiti alle pmi italiane supportato dalla protezione statale del Fondo centrale di garanzia. Un security token che sfrutta le competenze del global team di asset management del gruppo Azimut e le sue infrastrutture fintech, con il supporto di Borsa del Credito, leader italiano del direct lending, e in partnership con Sygnum, la prima digital asset bank al mondo.
Cosa sono i security token?
I security token sono strumenti finanziari rappresentati in formato digitale o – detto in altro modo – cartolarizzazioni digitali di asset finanziari disponibili per investire nel credito alternativo.
In questo caso, il token di Azimut, che stato emesso in collaborazione con Sygnum Bank (prima digital asset bank al mondo, autorizzata dagli organi di vigilanza di Svizzera e Singapore), è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane – originati sulla piattaforma di Borsa del Credito e garantiti dal Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale.
Azimut Token consentirà di rafforzare lo sviluppo del progetto di Banca Sintetica con cui Azimut intende erogare finanziamenti alle pmi italiane per 1,2 miliardi di euro nel periodo 2021-2025: per le aziende sarà possibile accedere a finanziamenti di impresa in modo più rapido e a costi competitivi.
Con Azimut Token si apre quindi una nuova frontiera negli investimenti in economia reale e nuovi scenari per la gestione del risparmio. Attraverso il processo di tokenizzazione, infatti, anche gli investimenti solitamente illiquidi, come quelli dei private market, possono diventare liquidi e immediatamente trasferibili grazie alla tecnologia blockchain.
I Token offering (cartolarizzazioni digitali di asset reali e finanziari) si stanno, infatti, affermando sempre di più come uno strumento alternativo nella raccolta di capitali delle aziende. Secondo alcune stime, entro il 2026 i security token arriveranno a rappresentare circa 70 miliardi di dollari di raccolta a partire dall’attuale capitalizzazione di circa 3 miliardi di dollari nel 2020.
Azim sarà utilizzato nella costruzione dei portafogli per i clienti private del gruppo Azimut in Italia attraverso una gestione patrimoniale e per i fondi di credito alternativi domiciliati in Lussemburgo e dedicati alla clientela professionale. Il token Azimut sarà poi scambiato all’interno della piattaforma totalmente digitale gestita da Sygnum.
In cantiere ci sono nuovi progetti
L’emissione di Azimut Token si inserisce nel più ampio progetto sui digital asset che il gruppo sta portando avanti e che prevede, nei prossimi mesi, il lancio di:
- digital asset opportunity SCSp, un fondo di venture capital riservato alla clientela professionale e focalizzato su investimenti Series A di fintech nel Sud-est asiatico e in Europa realizzato in cogestione con Sbi, asset manager giapponese con oltre 34,5 miliardi di dollari in gestione complessivamente e 4,7 miliardi di dollari investiti in private equity globali, e Sygnum
- digital asset Raif, primo fondo italiano e secondo in Europa che investe in cryptocurrencies, digital asset ed equity di società fintech o blockchain-driven, riservato alla clientela professionale.
In Usa intanto …
Oltre ad Azim, sempre il 23 marzo Azimut ha annunciato il secondo investimento nel settore private market negli Stati Uniti. La società sarà al fianco delle famiglie Bezos e Moross con un investimento strategico per sviluppare HighPost Capital, società di private equity focalizzata nel settore consumer negli Usa, fondata nel 2019 da David Moross e Mark Bezos con lo scopo di creare valore a lungo termine. L’operazione avverrà tramite la controllata americana Azimut Alternative Capital Partners (Aacp), azienda nata nel novembre 2019 con l’obiettivo di creare partnership con società di gestione specializzate negli investimenti alternativi negli Stati Uniti. L’operazione prevede l’acquisto da parte di Aacp, tramite un aumento di capitale, di una quota iniziale del 12,5% in HighPost, con opzioni per aumentare la partecipazione al 24,9%.