CB Insights in suo report ha fatto il punto su quali sono i settori che più di altri beneficeranno dalla crescita economica dei millennial
I millennial si affidano al mobile banking ancora più delle loro controparti più anziane, costituendo il 70% degli utenti delle app finanziarie
Entro il 2030 il settore della micromobilità varrà 300 miliardi di dollari. I millennials non vedono invece di buon occhio i veicoli elettrici
Da Starbucks vanno in monopattino e i risparmi li gestiscono tramite app. Le abitudini dei millennial, nuove e diverse rispetto a quelle delle generazioni precedenti, stanno costringendo molti settori ad adeguarsi. Soprattutto ora che i millennial sono diventati giovani adulti con un crescente potere di spesa. Secondo le ultime stime la gen y erediterà 30 mila miliardi di dollari dai loro nonni – i baby boomer – e padri – gli appartenenti alla gen x. Cb Insights ha evidenziato quali sono i settori che fioriranno nell’era dei millennial.
La prima macro area interessata dall’avvento economico dei millennial è quella alimentare. Innanzitutto risulta che i millennial fanno la spesa più di rado rispetto alle generazioni precedenti,- Nel 2019 hanno speso quasi la metà del loro budget mensile per mangiare fuori o prendere cibo da asporto, superati solo dalla generazione Z. Nel 2020 il 72% di loro ha frequentato su base settimanale bar/ristoranti. Inoltre, risulta che sono persone molte sensibili ai prezzi, desiderosi di uno stile alimentare sano e con a disposizione poco tempo per consumare il proprio pasto. Secondo uno studio di Technomic, quasi il 40% dei millennial mangia di fretta (rispetto al 26% dei gen x e al 19% dei baby boomer) e più del 50% vuole un “buon affare per i propri soldi”. Le industrie alimentari più interessate dal passaggio generazionale sono quella del caffè e quella dei cibi surgelati. Per quanto riguarda la prima, i millennial risultano essere amanti del caffè al pari dei loro padri, con la differenza che bevono caffè più sofisticato. Dati recenti hanno mostrato infatti che il 70% del caffè consumato quotidianamente dai millennial è considerarsi “gourmet”, un’indicazione forte per l’industria dato che la gen y ormai conta per il 40% della domanda totale. Il covid, con le persone chiuse in case, ha invece accesso i riflettori sull’importanza dei cibi surgelati. Secondo l’American Frozen Food Institute, nel 2020 il mercato ha registrato vendite al dettaglio pari a 65 miliardi di dollari nel 2020, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente. I millennial risultano essere i primi consumatori di cibi surgelati, anche per via del fatto che molto spesso questi incontrano i loro gusti sempre più orientati alla salute: negli Usa il 52% dei millennial preferisce il cibo biologico, e un significativo 40% sta seguendo una dieta a base vegetale.
La seconda industria impattata dai millennial è quella della mobilità, in particolare della micromobilità. I millennial, più di altre generazioni, infatti sembrano amare le città e il motivo principale per trasferirsi in un centro urbano è proprio quello dei trasporti. Con il diffondersi di monopattini, biciclette, motorini in condivisione spostarsi velocemente da un punto ad un altro della città non è mai stato così facile ed economico. Nonostante il covid abbia impattato negativamente su questa industria,
si prevede che il settore della micromobilità varrà 300 miliardi di dollari entro il 2030. Sebbene il monopattino è destinato a diventare il primo mezzo di trasporto cittadino, i millennial non rinunciano all’automobile.
In termini di chilometri di percorsi risultano infatti
essere la generazione che passa più tempo al volante. La loro tipologia di auto preferita è la sedan e sono aperti ad acquistare auto estere. A sorpresa invece non sono sostenitori appassionati della transazione alle auto elettriche.
Solo il 6% ha espresso un interesse per l’acquisto di un’auto elettrica come prima auto.
Infine anche la transizione al fintech è guidata dai millennial. Nonostante siano gravati dal più alto debito per prestiti studenteschi di qualsiasi generazione e dal più rapido aumento del costo della vita in un decennio, i millennial sono spesso additati come inetti quando si tratta delle loro finanze. La realtà, tuttavia, è che quasi la metà dei millennial americani sta risparmiando per le emergenze, la pensione e l’acquisto di una casa. Nonostante i guadagni più bassi rispetto ai gen X o ai baby boomer alla loro età, i millennial sono più propensi ad avere obiettivi di risparmio e a gestire meglio il loro debito. Più della metà degli americani con uno smartphone usano almeno un’applicazione bancaria. Sebbene i consumatori di tutte le generazioni stiano abbracciando la rivoluzione fintech, i millennial si affidano al mobile banking ancora più delle loro controparti più anziane, costituendo il 70% degli utenti delle app finanziarie. Al contempo la sfiducia nei confronti del sistema bancario tradizionale sta crescendo. In un sondaggio, il 71% dei millennial ha detto che preferirebbe andare dal dentista piuttosto che ascoltare ciò che una banca ha da dire loro – un sentimento guidato in gran parte da un servizio clienti scadente e una scarsa integrazione tecnologica.
CB Insights in suo report ha fatto il punto su quali sono i settori che più di altri beneficeranno dalla crescita economica dei millennialI millennial si affidano al mobile banking ancora più delle loro controparti più anziane, costituendo il 70% degli utenti delle app finanziarieEntro il 2030 il se…