Il record d’asta appartiene a una Herme?s Himalaya Niloticus Crocodile Retourne? Kelly 25, aggiudicata da un misterioso collezionista da Christie’s Hong Kong per 437.330 dollari Usa. Al secondo posto si collocano i vini di lusso, con una performance di prezzo del 13% su base annua (127% a dieci). La domanda è cresxciuta molto, dice Miles Davis di Wine Owners. “Il mercato del vino ha mantenuto i nervi saldi. I venditori non hanno abbassato i prezzi, a vantaggio della stabilità”. All’interno dell’indice dei vini, i bordeaux hanno segnato un +5,8%, ma i “super toscani” hanno visto un apprezzamento del 18%. Ottimi risultati anche per gli champagne vintage (+14%). +11,5% per il Burgundy. Il rischio maggiore per i vini d’alta qualità non è il covid, dice il report, ma il riscaldamento globale, soprattutto per Burgundy e Pinot Nero.
Al terzo posto fra i pleasure asset meglio performanti si collocano le auto da collezione. Dopo un 2019 non entusiasmante (con un calo del 7% dell’indice), il 2020 ha visto l’Hagi (Historic Automobile Group International) Top Index salire del 6% nei dodici mesi. Le Ferrari in particolare registrano un apprezzamento del 14%. L’anno, come per gli altri comparti, ha sofferto la cancellazione di molti eventi.
Fra i beni da collezione che hanno fatto “meglio” fra i peggiori, si collocano al primo posto monete, diamanti colorati e gioielli. Il mercato dei fancy diamonds è stato colpito nell’anno della pandemia soprattutto da problemi logistici. “Il fatto è che il lockdown ha impedito alle transazioni di concludersi in tempi brevi”, commenta Miri Chen della Fancy Color Research Foundation. I prezzi sono rimasti sostanzialmente piatti, ma quest’anno dovrebbe esserci un’impennata nelle vendite. “Sembra che gli Hnwi non vedano l’ora di compensarsi con gioiello per il 2020”. Maluccio i whisky, che perdono il 4% a un anno (ma a 10 anni segnano un +478% di rivalutazione). In realtà, bisogna distinguere fra i whisky rarissimi a singolo malto come i Macallan (calati anche del 15%) e il resto del mercato di lusso, che in alcuni casi ha guadagnato anche l’8% in termini di valore. Un segno dell’elevata volatilità di prezzo delle bottiglie più rare.