Moto d’epoca: un collezionismo alla portata di tutti
Quello delle moto d’epoca, secondo Tommaso Marchiaro del dipartimento Auto e moto d’epoca di Aste Bolaffi, è un mercato meno conosciuto, ma non certamente minore. “Si tratta di un settore in cui la passione è ancora predominante sull’aspetto meramente economico e forse per questo ha meno risonanza” spiega Marchiaro. Tuttavia, gli affari si possono fare e si possono fare bene. In più li possono fare tutti. I prezzi infatti sono molto più accessibili rispetto a quelli delle auto d’epoca, sorelle maggiori. Seppur una media di mercato non si possa fare, “già con mille euro si può acquistare un pezzo degno di essere definito “da collezione”, mentre con 25.000 euro un pezzo veramente raro”.
Intramontabili, instant classic e motorini
I marchi sono molti, i modelli di più e non sempre dove porta il cuore arrivano anche i danèe. Dove investire? Nelle intramontabili e nelle instant classic. “Norton, Triumph, Ducati e Rumi. Con queste non si sbaglia” dice Marchiaro. Insomma un po’ come investire in marchi quali Ferrari o Porsche: il brand paga. Al netto del fascino del mito non si può non tenere conto però anche dei cambi dei gusti del mercato. “È evidente che ci sia un cambio di tendenza dovuto all’età dei collezionisti. Come per il mercato delle automobili, notiamo più attenzione per le Instant Classic, come la Kawasaki 900 o l’Honda CB 750” continua Marchiaro che infine puntualizza come la sorpresa potrebbero essere i motorini. ”Inoltre non sottovaluterei l’interesse crescente per gli scooter e i mezzi di mobilità leggera: forse un effetto del dibattito sulla mobilità alternativa con monopattini e affini”.
Alla ricerca degli esemplari superiori
L’ultimo fattore da tenere in considerazione è che, come per il resto dei collectibles, rarità e qualità non tradiscono mai neanche nei periodi di magra. E neanche con il covid che di soppiatto svuota i portafogli della gente. “L’effetto principale della pandemia è stato quello di aver alzato l’asticella della qualità ricercata dai collezionisti. In questi mesi i pezzi importanti sono stati venduti bene, sia singoli sia intere collezioni, ma si è sempre trattato di oggetti di qualità e rarità superiore”. Dove ricercare questi esemplari migliori? I mercati più strutturati parlano inglese, con Stati Uniti e Regno Unito in testa ma l’Italia in questo caso non è fanalino di coda. “In Italia non siamo meno attivi, basti pensare che recentemente sono stati battuti in Inghilterra lotti provenienti da un’importante collezione italiana e molte di queste moto sono tornate nel nostro Paese acquistate proprio da collezionisti italiani”.