Venerdì il family office Archegos ha causato la svendita pari a 30 miliardi su alcuni titoli cinesi e americani, tra cui ViacomCbs, Discovery communications, Baidu e Tencent
Le banche più colpite sono Credit Suisse e Nomura. L’istituto giapponese stima il danno in 2 miliardi di dollari, alcuni persone vicine a Credit Suisse parlano di perdite comprese tra i 3 e i 4 miliardi
Paura per i mercati
Cifre che potrebbero avere forti ripercussioni sulle trimestrali della banca svizzera, che aveva appena annunciato che gli utili pre-imposta di gennaio e febbraio erano stati i migliori degli ultimi dieci anni. Sommando le perdite del caso Archegos a quelle dello scandalo Greensill Capital, secondo Kian Abouhossein, analista di JPMorgan, intervistato dal quotidiano britannico, l’istituto elvetico si potrebbe trovare nella situazione di revocare il programma di riacquisto di azioni da 1,6 miliardi di dollari, lanciato con grande clamore lo scorso ottobre. La paura per i mercati è che però si inneschi un effetto domino e che non siano solo Credit Suisse e Nomura gli istituti ad essere stati colpiti. I titoli di di Ubs, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Deutsche Bank – che dalle carte emergono avere insieme ai Vanguard e Blackrock le quote più consistenti in Archegos – sono andati al ribasso lunedì, con gli ultimi due istituti che hanno perso oltre i due punti percentuali in borsa, nonostante entrambi abbiano annunciato di non aspettarsi particolari contraccolpi.
Il Cucciolo di Tigre
Pare che l’investimento dell’hedge fund fosse essenzialmente a leva, cioè a debito, e molto concentrato su pochi titoli: tra questi ViacomCbs, Discovery communications e Baidu. La tempesta perfetta si è scatenata allorché questi titoli a metà settimana scorsa hanno iniziato a subire forti perdite in borse. Al che è scattata la margin call dei broker, che ne garantivano l’operatività a leva, a cui Archegos non ha risposto. Allora le banche prestatrici hanno iniziato a vendere le loro posizioni, innescando il “fire sale” di venerdì e decretano la fine del family office di Sung Kook Hwang.
Più conosciuto come Bill, Hwang era uno dei cuccioli di tigre, appellativo usato a Wall Street per identificare gli alunni del maestro Julian Robertson del fondo speculativo Tiger Management. Precedentemente Hwang gestiva l’hedge fund Tiger Asia, che ha dovuto chiudere nel 2012 dopo aver ammesso frodi bancarie relative alle azioni bancarie cinesi e incorrendo in una multa da 44 milioni di dollari.