La notizia, data su Twitter nella serata del maggio 2021, ha fatto il giro del globo in un baleno: Bill Gates e Melinda French non saranno più una coppia. Non almeno nella vita privata. Una decisione ragionata, se è vero che prima di compiere ufficialmente il passo la coppia ha atteso che l’ultimogenito dei tre figli compisse 18 anni. E che lascerebbe sperare in una composizione armonica degli eventuali dissapori patrimoniali, incluso quello che in questa sede ci interessa: quello relativo alla Bill & Melinda Gates Foundation. Autentico colosso della filantropia dall’anno 2000, la fondazione degli ex coniugi può contare oggi su un patrimonio di 50 miliardi di dollari e 1602 dipendenti. Ha distribuito negli anni quasi 55 miliardi di dollari, con andamento esponenziale: cinque e 5,1 nei soli 2018 e 2019. I dati per il 2020 non sono ancora disponibili, ma è probabile che nell’anno della pandemia i numeri siano cresciuti ancora.
«Too big to fail», commenta l’avvocato
Giuseppe Calabi a We Wealth, riprendendo un’espressione in voga all’indomani della crisi finanziaria del 2008 e riferita alle banche. «La fondazione è davvero troppo patrimonializzata perché si possa immaginare una sua dissoluzione in seguito a una vicenda matrimoniale. Sul sito della fondazione non è indicata in maniera dettagliata la governance dell’ente, quanto una generale sua “leadership”. Vi si possono leggere anche i nomi di Warren Buffet, del defunto padre di Bill, i vari organi societari. Sembra davvero impossibile che un divorzio possa mettere in crisi la
foundation, anche e soprattutto in virtù del principio di
accountability rispetto alle risorse sterminate di cui gode. È un fatto personale, privato. Non condivido molte analisi che sono apparse sulla stampa, anche statunitense». In occasione del ventesimo della loro creazione, Bill e Melinda avevano dichiarato di credere «fermamente» nel «ruolo unico» della filantropia «nel promuovere il progresso», pur nella consapevolezza che quella privata «non può e non dovrebbe sostituire governi o settore privato».
All’ingente dotazione patrimoniale dell’organizzazione concorrono le donazioni di miliardari come Warren Buffet (Berkshire Hathaway). Con Buffet in particolare gli ex Gates ha dato vita alla Given Pledge, iniziativa benefica che coinvolge anche Mark Zuckerberg (Facebook) con sua moglie Priscilla, Larry Ellison (Oracle), Marco Bonioff (Salesforce.com), l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, Richard Branson (Virgin) e Mackenzie Scott, ex signora Bezos. Quest’ultimo non ha aderito all’iniziativa.
Almeno in Italia, «l’autonomia patrimoniale della fondazione è perfetta», prosegue Calabi. Una problematica che potrebbe verificarsi per esempio in Italia è che il marito potrebbe lasciare tutti i suoi beni in eredità alla fondazione. Alla sua morte, poi, la moglie potrebbe sollevare la questione della legittima. Ma si tratterebbe in questo caso di lite successoria. Se l’ente funziona perché è dotato di una governance sana ed efficiente, non dovrebbero esserci problemi».
Una nota ufficiale dell’ente (rilasciata a Bloomberg) recita che Bill e Melinda anche dopo il divorzio «rimarranno co-presidenti e trustee della fondazione». Inoltre «non sono previsti cambiamenti ai loro ruoli o all’organizzazione», ma «continueranno a lavorare insieme per plasmare e approvare le strategie e sostenere le iniziative della fondazione, impostando la direzione generale dell’organizzazione». Secondo i siti americani, la coppia avrebbe un accordo di separazione, allegato alla petizione di divorzio depositata presso la King County. Alcuni ricordano che nel 2015 la sola Melinda ha fondato Pivotal Ventures, società di investimento dedicata a donne e famiglie.
Al gennaio 2021, la ricchezza del fondatore di Microsoft ammonta a 133 miliardi di dollari. Quella di Melinda French a 70 miliardi. Il restante 1% di azioni detenute dalla coppia in Microsoft è valorizzata a oltre 7 miliardi di dollari.
La notizia, data su Twitter nella serata del maggio 2021, ha fatto il giro del globo in un baleno: Bill Gates e Melinda French non saranno più una coppia. Non almeno nella vita privata. Una decisione ragionata, se è vero che prima di compiere ufficialmente il passo la coppia ha atteso che l’ultimoge…