Presentato l’aggiornamento del Rapporto 2021 “I fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei
A livello di attrattività per gli investitori, complessivamente dall’inizio dell’anno si sono registrati investimenti in Italia nel settore immobiliare per 5,3 miliardi, in contrazione di circa il 7% rispetto allo stesso trimestre del 2020
Per quanto riguarda l’asset allocation, Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, ha rilevato una crescita d’interesse per il residenziale e la logistica, “seppur detengano ancora un peso marginale sul patrimonio gestito – ha detto – Il core business dei veicoli italiani continua, infatti, a essere rappresentato dagli uffici che concentrano circa il 64% del totale, seguiti dal retail in lieve contrazione – pari a mezzo punto – e con un peso del 13,5%”.
Positive le prospettive per il 2022 . “Sulla base delle indicazioni raccolte tra le sgr, c’è un cauto ottimismo, con incremento delle masse gestite e diversificazione dei portafogli rispetto alla composizione attuale”, ha spiegato Zirnstein.
A livello di attrattività per gli investitori, però, complessivamente dall’inizio dell’anno si sono registrati investimenti in Italia nel settore immobiliare per 5,3 miliardi, in contrazione di circa il 7% rispetto allo stesso trimestre del 2020. Le perplessità degli investitori, soprattutto in riferimento ad alcune asset class, inducono a stimare per fine anno un volume totale di 7,4 miliardi di euro, un dato rivisto ancora al ribasso di circa il 10% rispetto al 2020, esercizio in cui gli investimenti erano stati 8,2 miliardi.
Per quanto riguarda la provenienza dei capitali, dalla ricerca è emersa che la quota più rappresentativa è costituita da investitori cross border, Stati Uniti in testa, seguiti da altri paesi europei; mentre l’entità della componente domestica si conferma sotto il 25%. La geografia degli investimenti vede la concentrazione delle risorse impiegate nel nord Italia con Milano in prima posizione con un peso di circa il 30% sul totale e Roma intorno al 10.