Utili in contrazione, quanto basta, per non essere più la società più profittevole al mondo. Il 2020 di Saudi Aramco è da incubo, ma i dividendi sono salvi. E ora il nuovo re è Apple
Saudi Aramco ha registrato un crollo del 44% degli utili nel 2020, dopo che il coronavirus ha colpito l’economia globale, i prezzi del petrolio, i volumi e i margini di raffinazione
Nonostante il forte calo degli utili, Aramco, che rimane una delle società più redditizie al mondo, ha promesso per il 2021 un dividendo di 75 miliardi di dollari
“Restiamo fiduciosi che emergeremo da questa pandemia in una posizione di forza” ha affermato Amin Nasser, ceo di Saudi Aramco
Saudi Aramco non è più la società più redditizia del mondo. Dopo un anno di pandemia che ha tagliato i prezzi dei combustibili fossili e ha spinto verso l’alto la domanda di tecnologia, il titolo di prima della classe è passato ad Apple. Il produttore di iPhone ha incassato $ 57,4 miliardi nel suo anno fiscale 2020, mentre il gigante petrolifero ha registrato un (misero per Aramco) $ 49 miliardi di profitto.
Il profitto annuale di Aramco è sceso del 44% (88 miliardi è il dato per il 2019) in un 2020 sottosopra per l’oro nero, capitolato ad aprile scorso in territori mai prima esplorati. Tanto, ma non troppo, secondo Amin Nasser, l’amministratore delegato di Saudi Aramco. “In uno degli anni più impegnativi della storia recente, Aramco ha dimostrato di essere una società di valore, con una notevole agilità finanziaria e operativa”. Apple, nel frattempo, a malapena s’è accorta dell’avvento del covid, registrando margini elevati e costanti rispetto agli anni passati grazie a una domanda sempre più diffusa di tecnologia. Anzi guardando agli ultimi tre mesi dell’anno, la società di Cupertino ha infranto i record di fatturato, totalizzando nella stagione degli acquisti natalizi tra ottobre e dicembre del 2020, 22 miliardi di dollari. Il distacco di Apple dalle concorrenti sarebbe anche maggiore, se non fosse che l’anno fiscale del produttore del melafonino va da settembre a settembre, e dunque non tiene conto della cifra record del quarto trimestre.
Dividendi in cassaforte
Nonostante il covid, che ha prosciugato barili e ricavi, Aramco tiene botta e non fa passi indietro per quanto riguarda la distribuzione dei dividendi. Per il 2021 la società petrolifera più grande al mondo ha infatti promesso ai propri investitori un dividendo complessivo di 75 miliardi dollaro. Probabilmente per potere mantenere le promesse, la società saudita dovrà contrarre più debito. A farne le spese saranno gli investimenti: le spese in conto capitale saranno tagliate a 35 miliardi di dollari, un calo di 10 miliardi rispetto alle stime precedenti. Tuttavia, salvo imprevisti, l’anno presente sarà migliore di quello passato: la domanda di petrolio sta rimbalzando come le campagne vaccinali stanno entrando nel vivo e l’attività economica sta tornando alla normalità. Gli anni avvenire, invece, potrebbero essere infausti per il re del greggio: l’energia del futuro non sarà probabilmente il petrolio. Molte economie, dalla Cina agli Stati Uniti, si stanno impegnando a creare un mondo a zero emissioni.
Saudi Aramco ha registrato un crollo del 44% degli utili nel 2020, dopo che il coronavirus ha colpito l’economia globale, i prezzi del petrolio, i volumi e i margini di raffinazione
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