La mole crescente di dati e informazioni disponibili online rende l’industria sempre più trasparente. Siti specialistici come quello di Consulting Collector Group offrono risorse gratuite per affinare le proprie conoscenze: forum di discussione con gli altri collezionisti, strumenti per verificare da sé l’autenticità di un oggetto, guide ai prezzi, rapporti sulla popolazione dei beni da collezione e la loro relativa rarità, registri. Monete, fumetti e figurine sono da vedersi anche in una logica di diversificazione degli asset: fanno parte di un mercato sempre più liquido, competitivo e mainstream.
«Nel 2021 dieci monete con le nostre certificazioni hanno ottenuto più di un milione di dollari in asta», dice Salzberg. La 1787 ‘EB’ on Wing Brasher Doubloon, ha incassato 9,36 milioni di dollari (un’altra moneta simile della stessa collezione ha cambiato proprietario per 2,1 milioni).
Al di là delle sempre amatissime monete, sta crescendo l’interesse nei confronti delle banconote, fa sapere l’organizzazione Paper Money Guarantee (sempre del gruppo CCG), la quale ne ha certificate sei milioni. Fra queste, rientra la Del Monte, chiamata così per l’adesivo delle celebri banane finitovi su durante la stampa. Qualcuno l’ha comprata per 396.000 dollari, mentre la stima iniziale si aggirava fra i 25.000 e i 50.000 dollari. Si tratta del maggior prezzo pagato per una banconota di piccolo taglio con un errore di stampa.
Ma il mercato delle monete è solo parte del maggiore universo dei cimeli. Fra i pezzi più ricercati rientrano anche vecchi magazine, poster musicali, figurine, antiche edizioni di fumetti. Come quella del debutto di Superman sul pianeta terra: Action Comics #1 (1938) è volato via per 3.250.000 dollari. Gli fa buona compagnia Batman: il numero di Detective Comics in cui fa la sua comparsa (il 27) è stato battuto a 1,12 milioni di dollari.
Il mercato delle figurine è incandescente. Lo scorso maggio su eBay gli scambi sono cresciuti del 142%. In cima al cuore dei collezionisti ci sono le card Pokemon, ma anche le sportive. Si pensi alla Mickey Mantle (baseball) del 1952 e alla LeBron James (basket) del 2003, entrambe acquistate a 5,2 milioni di dollari. «Siamo solo nelle fasi iniziali della convergenza fra mondo del collezionismo e di quello degli investimenti. Ci sono ancora notevoli incredibili possibilità di crescita», conclude Mark Salzberg.