L’Italia è uno dei paesi più sotto assicurati in tema di polizze casa. “Manca una cultura assicurativa. L’italiano medio non ha idea di come si dovrebbero analizzare e gestire i rischi e il mercato non aiuta, perché spesso ci si preoccupa di pubblicizzare un prodotto, ma non sempre si punta sulla trasparenza”. A parlare è Antonio Esposito, amministratore delegato di AssicuraRe, società di consulenza assicurativa del gruppo Gabetti, interpellato sulla bassa sensibilità degli italiani per il mondo assicurativo, nonostante l’Italia sia uno dei Paesi più legati al mattone.
Polizze casa: evoluzione del mercato
Secondo delle elaborazioni di Scenari Immobiliari, infatti, in Italia ci sono 33,8 milioni di unità abitative, di cui circa il 50% (nel 2021) coperte – quasi esclusivamente – da polizze antincendio (17 milioni di polizze). Di queste, poi, circa il 20% sono legate al mutuo e meno del 15% sono stipulate al Sud. Un trend, però, in costante crescita, anche se molto lentamente. “Nel 2016 erano assicurate il 40% delle unità abitative; a marzo 2018, però, il dato era salito al 43%, per poi arrivare al 48% nel 2020 e al 50% a marzo 2021”, ha illustrato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, spiegando che la maggior parte delle polizze casa è al Nord, con la Lombardia in testa con il 30% di polizze stipulate.
Le varie tipologie delle polizze casa
“Il mercato assicurativo è un ‘mercato di offerta’. A meno che non siano polizze casa ‘obbligatorie’, perché oggetto di mutuo, è difficile che di propria iniziativa ci si rechi in agenzia per assicurare la propria casa, sebbene questa sia uno dei beni più importanti per gli italiani – ha aggiunto Esposito – Purtroppo, molti ritengono che le polizze siano soldi buttati, quando non si verificano sinistri e che non abbia senso assicurarsi contro eventi che potrebbero non accadere mai. Ad aggravare questa mancanza di sensibilità verso il concetto assicurativo, vi sono poi la scarsa conoscenza di base del settore, come ad esempio le definizioni di concetti fondamentali quali premio, massimali, franchigie e l’insoddisfazione degli italiani sul grado di comprensibilità dei set informativi delle polizze stesse”. Di base, l’interesse rimane basso e i premi assicurativi sono alti, anche per l’entità dei danni potenziali.
“Il mercato offre principalmente due tipologie di coperture: una dedicata ai mutui, con garanzie inerenti all’incendio e scoppio del fabbricato, ovvero quanto richiesto dalle banche a garanzia del prestito erogato; si tratta di una copertura molto limitativa poiché l’obiettivo è garantire il bene vincolato con la banca. In alternativa, vi sono le polizze multirischio abitazione, che si chiamano così perché comprendendo garanzie diverse, in genere suddivise per ambito, con la possibilità di combinare tra loro diversi tipi di coperture come ‘incendio e relative garanzie annesse’, furto e rapina, responsabilità civile del nucleo familiare e del fabbricato, assistenza e ultimamente si riscontrano dal mercato diverse attivazioni di coperture di tutela legale – ha illustrato Andrea Parisi, ceo di Aon – Garanzie catastrofali come terremoti, alluvioni, allagamenti e bombe d’acqua, non fanno normalmente parte delle garanzie incluse dal mercato assicurativo nella sezione incendio, ma vanno attivate separatamente o come estensione di garanzie da richiamare nella polizza multirischio abitazione. Su queste ultime garanzie non riscontriamo particolare attenzione da parte degli utenti, salvo che si trovino in aree già colpite da queste catastrofi”.
Per quanto riguarda poi le “polizze di guerra”, c’è da dire che atti di guerra, invasioni, occupazioni militari, insurrezioni, rivoluzioni sono escluse dalle coperture assicurative.
Vi è poi un tema particolare, che non riguarda la tutela materiale dell’immobile, intesa come danni allo stesso o al suo contenuto, ma alla tutela della proprietà dello stesso. “Qualora nel titolo di provenienza vi siano donazioni, successioni non consolidate, usucapioni non giudizialmente riconosciute o altri potenziali rischi, conosciuti o meno, è possibile mettere in sicurezza l’acquisto dell’immobile attraverso coperture assicurative specialistiche, come ‘donazione sicura’ e ‘successione sicura, predisposte da Aon e garantite dai Lloyd’s”, ha dichiarato Parisi.
Secondo i dati forniti da Aon, ogni anno vengono stipulate circa 20 mila polizze sugli immobili di provenienza donativa compravenduti, di cui almeno il 70% dalla società. E almeno il 10% di queste polizze riguardano immobili di fascia alta.
Polizze e hnwi: la copertura dei grandi patrimoni
Ma come si comportano gli hnwi, proprietari di immobili di lusso? “È riscontrata negli high spender una maggiore avversione al rischio con l’effetto di una maggiore propensione ad assicurarsi per tutelare la casa e proteggersi dalle calamità naturali”, ha risposto Esposito, ricordando che, ovviamente, assicurare una casa di lusso comporterà premi più alti, perché maggiori sono i massimali e più numerose le garanzie richieste.
Dal canto suo Zirnstein ha aggiunto che, pur non essendoci dati specifici sul mondo degli immobili lusso, da una breve intervista ai loro referenti “risulta – ha detto – che la quasi totalità, se non la totalità, di queste abitazioni possiede tutte le assicurazioni classiche, oltre a quelle per la protezione di ciò che è contenuto anche all’interno della casa: non solo, quindi, una polizza immobiliare ma anche mobiliare. Potremmo definirla una polizza casa “all risk”, fatta su misura e combinabile, per tutti gli oggetti patrimoniali di valore elevato”.
Di avviso simile Esposito, che ha precisato che gli immobili di pregio sono una particolare categoria di abitazioni, che per alcune caratteristiche peculiari – come metratura, località, qualità delle finiture, specifiche pertinenze sportive – sono considerati beni di lusso. I proprietari di immobili di lusso, quindi, sono propensi a proteggere non solo l’immobile, ma anche i propri beni ipertecnologici e gli elementi di valore storico ed artistico che potrebbero richiedere costi di restauro in caso di danneggiamento”.
Immobili di lusso vincolati alle Belle arti
Non dimentichiamoci, infatti, che molti asset di pregio sono vincolati anche alle Belle arti. Esistono delle coperture ad hoc? “Sì – ha risposto Parisi, che poi ha proseguito dicendo: “Molto spesso nel mondo del luxury real estate siamo di fronte a delle dimore storiche che rappresentano un patrimonio culturale molto prezioso. I rischi a cui sono esposti i proprietari sono a volte molto elevati e individuare e mitigare tali rischi dev’essere demandato a professionisti del settore che sappiano riconoscere il valore dei beni di interesse storico e di conseguenza tutelarli. Le peculiarità di questi beni possono infatti rendere catastrofico un sinistro che per altre tipologie di asset potrebbe essere di facile gestione. Le azioni di tutela possono peraltro essere molto complicate per le difficoltà che si possono incontrare ad esempio con le sovrintendenze, che vincolano gli interventi sull’immobile di interesse storico e artistico. Il restauro di un immobile vincolato ha inoltre un costo mediamente superiore del 30% rispetto a un immobile senza particolari fregi architettonici”.
Sul mercato ci sono dunque delle coperture assicurative, che possono tutelare i proprietari delle dimore storiche e che possono avvalersi della competenza delle maestranze e dei restauratori per ripristinare il danno subito. Questo tipo di interventi sono in particolare garantiti dagli assicuratori specializzati nel “fine art”. “In un mercato sempre più competitivo, e di fronte a investimenti di una certa portata, è infatti sempre molto importante tutelarsi”, ha spiegato Andrea Jacopo Fava, managing partner & founder di Wannenes Properties, che poi ha concluso dicendo: “Così come nel mercato dell’arte, anche in quello del property sono tanti i clienti che chiedono informazioni per essere tutelati nel miglior modo possibile dal punto di vista assicurativo. L’intermediazione immobiliare su determinati livelli non può, infatti, prescindere in alcun modo dal campo assicurativo. Gli scenari di rischio che possono presentarsi per le abitazioni e che richiedono una tutela sono diversi: non solo mutui, danni strutturali, incendi, alluvioni e infortuni domestici, ma anche problemi riguardanti le eredità o gli interventi vincolati e tutto ciò che ne deriva. Poter proporre ai nostri clienti un partner fidato per polizze a protezione da questi rischi è un valore aggiunto per la nostra società”.
(Articolo tratto dal magazine di giugno 2022)