La legge anti-Esg, entrata in vigore in Texas nel 2021, impone a fondi pensione statali e school fund di disinvestire dalle azioni di società che “boicottano” le aziende energetiche
Nel mirino realtà come BlackRock, Credit Suisse, Ubs, Bnp Paribas, Danske Bank, Jupiter Fund Management, Nordea Bank, Schroders, Svenska Handelsbanken e Swedbank
Sarah Bloom Raskin: “Le grandi banche potrebbero sentirsi obbligate a concedere prestiti alle società energetiche, anche in presenza di buone ragioni”
BlackRock, Credit Suisse e Ubs. Ma non solo. 10 società e 348 fondi d’investimento sono finiti quest’estate nel mirino del controllore dei conti pubblici texano Glenn Hegar, che ha pubblicato una lista di aziende cui sarebbe stato impedito di fare affari col Paese. Un elenco che aveva fatto seguito all’entrata in vigore nel 2021 di quella che è stata definita dai media internazionali come “una legge anti-Esg” che impone a fondi pensione e school fund (per esempio gli enti che gestiscono il patrimonio delle grandi università americane, ndr) di disinvestire dalle azioni di società che, secondo il governo, “boicottano le aziende energetiche”. Una mossa che, stando all’ex funzionaria della Federal Reserve Sarah Bloom Raskin intervistata dal Financial Times, metterebbe oggi in pericolo la stabilità finanziaria globale incoraggiando prestiti rischiosi alle società energetiche. Mentre anche altri paesi seguono le orme del Texas, tra i più grandi produttori di petrolio e gas negli Stati Uniti.
Legge anti-Esg in Texas: cosa prevede
La legge definisce il boicottaggio come “il rifiuto di trattare, l’interruzione di attività commerciali o qualsiasi altra azione volta a penalizzare, infliggere danni economici o limitare le relazioni commerciali con un’azienda” dell’industria dei combustibili fossili che non abbia assunto determinati impegni ambientali. Nell’elenco elaborato da Hegar spiccano società come BlackRock, Credit Suisse, Ubs, Bnp Paribas, Danske Bank, Jupiter Fund Management, Nordea Bank, Schroders, Svenska Handelsbanken e Swedbank, ma anche 348 fondi comuni d’investimento. Stando ai dati Bloomberg al mese di agosto solo il Teacher Retirement System of Texas, che si definisce come il 20° fondo pensione statale al mondo, detiene circa 28 milioni di dollari di azioni BlackRock (pari allo 0,3% della società).
In quell’occasione, la società d’investimento newyorkese aveva dichiarato in un comunicato di non essere d’accordo con la decisione del controllore definendo il suo giudizio come “non basato sui fatti” e precisando di aver investito più di 100 miliardi di dollari in società energetiche texane. Credit Suisse aveva invece raccontato in una nota di diverse partnership in corso e “forti relazioni” con clienti del settore energetico. A manifestare disapprovazione nei confronti della “black list” anche Ubs che, interpellata da We Wealth, ha spiegato di aver fornito al controllare la prova di non boicottare le aziende del settore energetico e dichiarando di essere “fermamente in disaccordo” con la sua inclusione nella lista. Stando a quanto risulta al Financial Times, tuttavia, le partecipazioni dei fondi texani in Ubs e Credit Suisse sono trascurabili.
Raskin: “Stabilità finanziaria globale a rischio”
Raskin, ora alla Duke University, teme che le grandi banche potrebbero sentirsi obbligate a concedere prestiti alle società energetiche ai livelli attuali, anche in presenza di “buone ragioni” per ridurli in termini di gestione del rischio. Prestiti che sarebbero stati appunto citati in alcune lettere ufficiali allo Stato del Texas all’inizio di quest’anno come prova della loro non ostilità ai combustibili fossili. “Gli attuali livelli di prestito diventeranno di fatto una soglia minima per i prestiti futuri, nel timore di irritare il Texas e altri Stati conservatori” che si sono mossi nella stessa direzione, ha dichiarato Raskin. Le autorità di vigilanza bancaria dovrebbero fare il punto su ciò che queste leggi potrebbero innescare, ha aggiunto l’esperta. In caso contrario, gli istituti di credito “potrebbero trovarsi a operare in modo disordinato”.