Un mondo ancora molto involuto ed estremamente legato al gaming. In pratica, una scommessa dalle ampie potenzialità. Così si presenta il metaverso per il mondo immobiliare, settore in cui sta raggiungendo però cifre inimmaginabili.
“Il mercato è organizzato sul concetto dei parcel, lotti di terreno che, come nel mondo reale, sono commercializzati da agenti e broker, come Metaverse Property, che si definisce la prima compagnia al mondo per il settore immobiliare virtuale”, ha commentato Maurizio Fraschini, partner di Plusiders, che poi ha spiegato che i quattro player principali – Sandbox, Decentraland, Cryptovoxel e Somnium – dispongono ad oggi di circa 270 mila parcel di dimensioni differenti. “Sandbox è il maggior player e vende appezzamenti da 96×96 metri per un prezzo di circa 13 dollari l’uno. L’atto di acquisto consiste in un contratto smart perfezionato con sistemi di blockchain. Il corrispettivo è pagato utilizzando criptovalute”, ha precisato Fraschini, ricordando che Sanbox e Decentraland hanno criptovalute proprie (SandA e Mana) che oggi vendono scambiate con dollari o euro anche da PayPal e Venmo.
Decentraland, per esempio, è stata creata nel 2020 e consiste in un mondo virtuale nel quale gli utenti possono costruire, possedere e monetizzare dei veri e propri appezzamenti di terreno che si acquistano per costruire un’abitazione o qualsiasi altro tipo di edificio. Una vera nuova frontiera di conquista: il ceo di Metaverse Group – agenzia immobiliare specializzata nei mondi virtuali – ha spiegato che è “come arrivare a New York quando era tutta campagna, e tu avevi la possibilità di acquistare un pezzo di SoHo. Oggi queste proprietà sono fuori dal mercato, non hanno prezzo. Lo stesso succederà con il metaverso”.
Come sta crescendo il metaverso e quali sono le attese?
“Le prime piattaforme che hanno messo a disposizione lotti di terreno sono nate tra il 2016 e il 2017, ma le transazioni si sono sviluppate poi nel 2018. Fino alla fine del 2020 nel metaverso gli investimenti che sono stati conteggiati nell’immobiliare sono stati 62 milioni di euro; poi nel 2021 l’attenzione ha cominciato a salire”, ha proseguito Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari. Il motivo potrebbe essere legato all’annuncio della trasformazione di Facebook in Meta. “È bastato che Facebook si trasformasse in Meta inaugurando il suo metaverso, perché i prezzi dei terreni esistenti sulle piattaforme già operanti incrementassero il valore di oltre il 500%”, ha infatti illustrato Fraschini. “Così nel 2021 sono stati transati, ossia sono stati realizzati, acquisti sulle piattaforme del metaverso per circa 470 – 480 milioni di euro, pari a circa 500 milioni di dollari. Ed effettivamente, dopo l’annuncio della creazione di Meta, l’ultimo trimestre dello scorso anno ha praticamente fatto più di tutto il resto dell’anno”, ha dichiarato il direttore generale di Scenari Immobiliari.
I numeri sembrano destinati a crescere. “Gli esperti prevedono per il 2022 il raddoppio, raggiungendo il miliardo di dollari per poi avere una crescita stimata del 31,2% tra il 2022 e il 2028. Per avere una dimensione economica basti considerare che Sandbox ha già raccolto investimenti per un totale di 95 milioni di dollari e che a novembre 2021, il fondo Republic Realm ha acquistato un parcel di Sandbox per 4,3 milioni di dollari, ad oggi l’operazione più costosa mai conclusa in un metaverso”, ha illustrato Fraschini.
Più conservativa Zirnstein, che crede che, in questo momento, sia ancora prematuro parlare di inizio dello sviluppo di una nuova asset class e spiega che dalle analisi fatte da tanti soggetti diversi si dice tutto e il contrario di tutto. “Molto dipenderà da come questo mondo riuscirà a evolversi nella tecnologia, perché oggi la tecnologia non è adeguata a far sì che l’esperienza sia immersiva – ha detto – Ci sono, infatti, attese di investimenti che arrivano ai trilioni al 2030 e altre che si fermano a bilioni, quindi si passa da migliaia di miliardi a semplici miliardi”.
I nuovi ingressi nel metaverso
Intanto, Cosmore Real Estate Group, agenzia immobiliare americana con sede a Miami e New York, il 24 agosto ha annunciato il suo ingresso nel metaverso della blockchain company italiana Coderblock, con la costruzione di Cosmore HQ, il suo primo headquarter virtuale. L’obiettivo è creare un ambiente di lavoro unico, innovativo e progettato su misura per Cosmore all’interno del Metaverso. “Ci troviamo davanti a una nuova rivoluzione digitale che rimodellerà nei prossimi anni le nostre vite. È per noi un orgoglio essere tra i primi a portare l’industria del real estate nelle dinamiche del metaverso e siamo sicuri che questo ci consentirà di validare nuovi mercati e migliorare quelli esistenti”, ha dichiarato Piero Ruggeri, ceo e broker di Cosmore – Real Estate Group.
Rischi e opportunità del metaverso
Sicuramente, come ogni tipo di investimento, anche nel metaverso (o meglio nei metaversi) ci sono opportunità e rischi. “Il primo driver è la visibilità. Mettere una sorta di bandierina nel metaverso costituisce una scelta di marketing e posizionamento per molti operatori, una sorta di flagship nelle high street reali. Un secondo motivo è certamente più speculativo. Arrivare per primi e comprare a prezzi ancora abbordabili per poi costruire, rivendere o affittare magari ad attività commerciali, come negozi o gallerie d’arte, in modo da generare poi un profitto”, ha proseguito Fraschini, che ha precisato però che investire nell’ambito real estate nel metaverso è un “far west” ad oggi senza regole condivise e certe. Inoltre, se vi fosse una pioggia di nuovi metaversi sul mercato, sarebbe difficile difendere i prezzi degli appezzamenti che ad oggi si giustificano con l’illusione di esclusività e limitatezza dei metaversi esistenti.
Altro aspetto da valutare è legato al valore assai volatile delle criptovalute, che potrebbero determinare bolle e fenomeni fortemente speculativi sul mercato. Al momento, però l’outlook sembra positivo, se colossi come Jp Morgan, hanno aperto la loro sede virtuale nel metaverso e Gucci, Vuitton Balenciaga e Dolce & Gabbana hanno già iniziato a vendere prodotti esclusivi nel metaverso.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di luglio/agosto 2022, con aggiornamenti successivi)