Il 16 dicembre, data di scadenza per il saldo Imu, 25 milioni di proprietari di immobili verseranno 9,7 miliardi di euro
Il gettito complessivo annuo dell’Imu si attesta a 19,4 miliardi di euro
Quando si parla di Imu, solitamente, non si raccolgono espressioni di grande giubilo. L’imposta municipale unica, infatti, è un tributo (introdotto nel 2012 e sottoposto a vari interventi di modifica) non particolarmente amato dagli italiani.
Mentre la giurisprudenza, finanche della Corte Costituzionale, insegue il legislatore e alimenta il dibattito attorno al tema dell’esenzione Imu (che a quanto pare potrebbe essere fruita da entrambi i coniugi, se possessori di immobile diversi siti nel medesimo Comune o in Comuni diversi), è possibile avere una fotografia di quanto nelle maggiori città italiane l’Imu pesi sulle tasche dei contribuenti, attraverso la lettura del Report elaborato da Uil per il 2022 sull’andamento dell’Imu. Report da cui se ne ricava che:
- il 16 dicembre, data di scadenza per il saldo Imu, 25 milioni di proprietari di immobili verseranno 9,7 miliardi di euro
- il gettito complessivo annuo dell’Imu si attesta a 19,4 miliardi di euro.
Quello che emerge dalla lettura del documento è che a seconda della città di riferimento il tributo incide in maniera diversa sui contribuenti, determinando inevitabili squilibri economici e, conseguentemente, in certi casi, sociali. Siffatta circostanza porta a ritenere necessario perseguire la strada della riforma del catasto, in quanto il tema della tassazione degli immobili è ad essa strettamente legato.
Imu e seconde case: quali sono le città più care e quali le meno care?
In un recente report del 2022, Uil (Sindacato Unione italiana del lavoro) costruisce una classifica tra città più care e meno care, in proporzione all’Imu pagata in media dai cittadini-contribuenti.
Seconde case – Città meno care
Ascoli Piceno, Messina, Belluno, Caltanissetta, Cuneo, Sondrio, Crotone, Catanzaro, Gorizia, Asti, sono in ordine crescente le città meno care d’Italia. Asti è la meno cara, con una media di euro 580.
Seconde case – Città più care
Venezia, Padova, Foggia, Siena, Bari, Torino, Genova, Bologna, Milano, Roma, sono invece le città più care. Roma in testa, con una media annua di euro 2064, e un’aliquota all’11,4; sopra la media nazionale che si attesta a 10,5.
Imu e case di lusso: quali sono le città più care e quali le meno care?
Prendendo in considerazione il medesimo report e i dati elaborati da Uil Servizio Lavoro, Coesione e Territorio, emerge quanto costa in media mantenere una casa di lusso (dal punto di vista dell’Imu) nelle principali città italiane.
Case di lusso – Città meno care
Vercelli, Cosenza, Piacenza, Ragusa, Belluno, Catanzaro, Messina, Crotone, Caltanissetta, Cremona, sono le città meno care in relazione all’Imu dovuta sulle abitazioni che rientrano nelle categorie catastali considerate di lusso. Cremona è la meno cara con 963 euro di media.
Case di lusso – Città più care
Massa, Siena, Verona, Rimini, Padova, Bologna, Venezia, Milano, Grosseto, Roma, sono le città più care quando si ha a che fare con il tributo dovuto per le abitazioni di lusso. Roma è in cima alla classifica con un costo totale annuo Imu pari in media a 6419 euro. Con un’aliquota al 6 per cento, sopra la media nazionale che si attesta a 5,9.