L’inflazione è tornata ad accelerare negli Stati Uniti, con un incremento dello 0,8% fra gennaio e febbraio che ha portato il tasso Cpi al 7,9% annuo
La vastità degli aumenti dei prezzi, che la guerra in Ucraina potrebbe ulteriormente esacerbare, conforterà nelle sue intenzioni la Fed, ormai avviata verso la fase restrittiva
Ad alimentare l’inflazione di febbraio è stato l’incremento mensile più ampio dallo scorso ottobre sul fronte energetico, il cui indice specifico è aumentato del 3,5% rispetto al mese precedente. In particolare, si sono rivelati decisi i rincari per i carburanti (+6,6%), mentre l’elettricità si è mossa nella direzione opposta (-1,1%).
Fra le altre componenti fondamentali del paniere si è registrato un netto incremento dei costi per l’alloggio (che includono gli affitti) più elevati di mezzo punto rispetto a gennaio e del 4,7% rispetto a un anno fa. Anche gli alimenti, in particolare quelli per consumo domestico, hanno subito un forte rincaro mensile dell’1,4%, in accelerazione rispetto al +1% segnato fra dicembre e gennaio.
I rincari, in generale, si sono rivelati particolarmente estesi, con poche eccezioni. La vastità degli aumenti dei prezzi, che la guerra in Ucraina potrebbe ulteriormente esacerbare, conforterà nelle sue intenzioni la Fed, ormai avviata verso la fase restrittiva.
Il presidente Jerome Powell, nel corso delle ultime audizioni al Congresso, ha indicato che la Fed aumenterà i tassi di 25 punti base nella prossima riunione prevista questo mese. L’impatto del conflitto in Ucraina è destinato a far sentire le sue conseguenze sull’inflazione anche negli Stati Uniti, con il timore che le sorprese al rialzo per l’inflazione potrebbero proseguire oltre. Su questo aspetto, però, Powell ha preferito rinviare il giudizio definendo come “incerte” le conseguenze che il conflitto ucraino potrà avere sulla politica monetaria americana.
A partire dal prossimo mese, gli aumenti di prezzo registrati nell’anno precedente andranno a moderare il tasso d’inflazione, per un effetto contabile. Tuttavia, è facile immaginare che questo processo di raffreddamento dei dati si rivelerà meno ampio di quanto non fosse possibile immaginare prima della guerra russo-ucraina.