La possibilità di personalizzare l’asset allocation affascina non poco gli investitori. Ancora di più se si tratta di tematiche di ampio respiro e facili da comprendere. I fondi tematici hanno dalla loro un forte elemento accattivante in quanto toccano temi alla portata di tutti e che presentano una narrazione facile da capire e da collegare alla vita reale. Energia pulica, intelligenza artificiale, metaverso ed economia circolare sono solo alcune dei trend ritenuti più promettenti e che se inseriti in portafoglio potrebbero aumentarne il potenziale di crescita.
Non va però ignorato che alcuni temi d’investimento faticano alla lunga a resistere alla prova del tempo. Dal Morningstar Global Thematic Funds Landscape 2022 emerge che da un lato il successo dei fondi tematici è aumentato negli ultimi anni, con un patrimonio gestito di 806 miliardi di dollari alla fine del 2021, dall’altro molti fondi appartamenti a questa categoria rischiano di non durare nel tempo con addirittura oltre i tre quarti dei fondi tematici che sono stati chiusi considerando gli ultimi 15 anni.
Sui principali macro-temi di investimento si concentra la nuova gamma di portafogli tematici lanciata da Moneyfarm e pensata come componente satellite da inserire all’interno di un portafoglio diversificato con l’obiettivo di generare rendimento aggiuntivo nel lungo periodo. “Negli ultimi anni gli investimenti tematici hanno visto una crescita senza precedenti ma, secondo Morningstar, il 75% dei fondi tematici non è sopravvissuto alla prova del tempo – argomenta Giovanni Daprà, Co-fondatore e ceo di Moneyfarm – . Per questo ritengo che il nostro lavoro di costante selezione dei trend strutturali (e degli strumenti sottostanti) e il nostro risk management siano fondamentali per non lasciare gli investitori in balia delle mode commerciali del momento e aiutarli a distinguere i veri trend strutturali del futuro”.
Esposizione ai tematici fino a un massimo del 20% del portafoglio
I 4 portafogli proposti da Moneyfarm sono 100% azionari con sottostante in ETF che investono nei megatrend della Tecnologia e Innovazione, Demografia e Cambiamenti Sociali, Sostenibilità. Uno dei quattro portafogli sarà “multi-trend”, ossia diversificato grazie a un mix dei tre megatrend individuati. In base a un approccio core-satellite il cliente potrà selezionare e aggiungere uno o più portafogli tematici (a seconda del trend preferito) fino a un massimo del 20% del proprio portafoglio. I portafogli tematici sono rivolti solo agli investitori che hanno già un minimo investito di €15.000 in Moneyfarm e un profilo di rischio medio-alto. Il cliente sarà supportato dal suo consulente dedicato nella scelta dei temi più in linea con i suoi interessi e obiettivi di rischio e rendimento. I tematici non vengono infatti proposti come prodotti a sé stanti, bensì come quota parte del portafoglio e con pesi tali da garantire l’adeguatezza dell’investimento al profilo di ciascun cliente, ponendo così l’accento sulla valutazione del rischio complessivo della soluzione di investimento. Su base annua è previsto un processo di revisione della composizione tematica, con lo scopo di identificare eventuali nuovi megatrend che potranno essere implementati nelle future strategie di investimento tematico.
“Il nostro approccio scrupoloso, supportato da tecnologie di Machine Learning nella revisione annuale dei megatrend e ancorato a stringenti vincoli di classificazione dei fattori di rischio, ha l’obiettivo principale di fare ordine e di accompagnare l’investitore in un mondo, quello degli investimenti tematici, spesso caratterizzato da prodotti molto simili tra loro, a cui vengono assegnate etichette fuorvianti rispetto alla strategia sottostante”, commenta Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm.
Tematici per far meglio del mercato, ma serve il supporto di un esperto
Da un recente sondaggio condotto da Moneyfarm sui suoi clienti è emerso che quasi il 60% si aspetta di ottenere maggiori performance nel lungo periodo investendo in megatrend. Allo stesso tempo, il 30% circa dei rispondenti si è detto desideroso di supportare e cavalcare lo sviluppo di aziende innovative, sostenibili e orientate a nuove tecnologie e di voler esprimere i propri valori e interessi anche attraverso le scelte di investimento, ma è significativo che solo il 26% si ritenga capace di scegliere in autonomia, senza il supporto di un esperto. Il 77% dei rispondenti, inoltre, allocherebbe almeno il 3-5% del portafoglio esistente in investimenti tematici, con il 38% che ne stanzierebbe almeno il 20%. I megatrend preferiti, infine, risultano essere energia green (oltre il 50%) e value chain delle batterie (35% circa), seguiti da Intelligenza Artificiale, cybersecurity ed ESG.
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