Lunedì è stato presentato il primo semestre 2021 del Rapporto di ricerca Venture Capital Monitor – VeM sulle operazioni di venture capital in Italia
Cresce l’ammontare investito sia nelle startup italiane, che sfiora i 400 milioni di euro, sia in quelle estere fondate da italiani, che si attesta a 379 milioni di euro
“Questo dimostra che le imprese italiane credono e investono in prima persona nell’innovazione perché consapevoli che solo così si può puntare a una crescita aziendale” ha affermato Anna Gervasoni della Liuc
A livello geografico invece, come per gli anni passati, a livello di investimenti initial, la Lombardia è la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 39, coprendo il 38% del mercato (era il 47% nel 2019, ma con un numero inferiore di deal, 28). Seguono Lazio (9%) e Piemonte (8%).
“Guardando i dati del primo semestre si nota come la partecipazione delle corporate ai round di venture capital sia in costante crescita” ha affermato Anna Gervasoni, professore Liuc – Università Cattaneo. “Questo dimostra che le imprese italiane credono e investono in prima persona nell’innovazione perché consapevoli che solo così si può puntare a una crescita aziendale e a un consolidamento della propria attività in un mondo globalizzato e sempre più competitivo”.
“In Italia il 2021 sta dando segnali di ripresa anche sul fronte del Venture Capital. Le nostre attività di accelerazione e supporto finanziario delle startup e di investimento tramite la nostra Neva SGR non sono rallentate durante la crisi pandemica e hanno contribuito a rendere l’ecosistema più resiliente” – afferma Maurizio Montagnese, Presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center. “I percorsi di accelerazione di cui siamo promotori, come Techstars Smart Mobility e BioInItaly, sono in continua evoluzione e attraggono l’interesse degli investitori internazionali nel nostro Paese. Siamo pronti a sostenere la ripresa lavorando con i territori, grazie alla nostra rete nazionale e alle relazioni internazionali con università, centri di ricerca, incubatori e imprese high tech”.
Paolo Anselmo, Presidente di IBAN, ha dichiarato: “I primi sei mesi del 2021 consolidano il trend di crescita degli investimenti dei business angel e una crescente propensione ad investire, soprattutto insieme ai fondi di venture capital. Anche nel primo semestre i business angel hanno contribuito, da soli e insieme ai fondi di venture capital, a oltre la metà degli investimenti di venture capital in Italia, per un ammontare di 261 milioni di euro, suddiviso in 61 round. Il dinamismo dei business angel italiani è dimostrato anche dall’aumento significativo nel numero di iscritti alla nostra associazione e dal loro contributo, sempre più attivo, alla vita delle startup e delle pmi in cui investono”.
“L’innovazione e l’attività delle startup hanno mostrato grandi capacità di adattamento in questi mesi di pandemia e, anzi, proprio l’applicazione della tecnologia nelle nuove idee imprenditoriali ha consentito di modificare i comportamenti collettivi e individuali, attenuando i danni e le limitazioni causate dall’emergenza, ma soprattutto ha indicato vie di intervento e di possibilità di investimento con un rimbalzo negli investimenti notevole” ha dichiarato Pierluigi De Biasi, partner dello studio legale E.Morace & Co.