Il piano strategico e la redistribuzione del valore agli azionisti prevista, pari almeno a 16 miliardi di euro dal 2022 al 2024, ha spinto il titolo verso i massimi dal 21 febbraio 2020
Da insurance e asset management ci si aspetta un tasso di crescita dei ricavi composto del 5% da qui al 2024. Per centrare l’obiettivo sarà potenziato il personale frontline tramite nuove assunzioni
Gli ingredienti principali del nuovo piano 2021-2024 sono un’elevata remunerazione degli azionisti, prevista nel periodo ad almeno 16 miliardi di euro, tagli di costi netti per 500 miliardi di euro al netto di 600 milioni di euro in investimenti.
Grazie agli investimenti nel digitale il Unicredit punta a far lavorare le 13 banche del gruppo in modo “pienamente integrato”, in modo da “responsabilizzare le banche locali all’interno di chiari modelli di rischio e di comportamento”.
Il piano prevede un incremento dei ricavi dai 16 miliardi stimati nel 2021 ai 17 miliardi nel 2024, un aumento “guidato principalmente dalle fee”, con un rapporto costi/ricavi in calo dal 56% al 50%. L’utile netto andrebbe ad aumentare dai 3,3 miliardi del 2021 a 4,5 miliardi nel 2024. Il return on tangible equity, una misura di redditività dell’impresa, è previsto in crescita dal 7,9 attuale al 10%.
Per quanto riguarda la distribuzione degli utili, già nel 2022 verranno assegnati 3,7 miliardi di euro agli azionisti, derivanti al 30% dall’utile netto e per la parte restante dal riacquisto di azioni proprie.
Le cosiddette “Individual Solutions”, che comprendono i servizi di “Life Insurance, Protection, Funds, Portfolio Management e Brokerage & Assets under Custody” genereranno circa 3 miliardi di ricavi nel 2021, con un obiettivo di tasso di crescita composto del 5% nel 2021-2024 con “rendimenti sul capitale allocato molto elevati”.
Fra le azioni strategiche legate all’asset management la banca prevede un potenziamento dei private banker tramite nuove assunzioni. Si prevede anche un deciso incremento (superiore al 40% al 2024) degli asset in gestione con criteri di sostenibilità Esg
“La nostra offerta assicurativa è una priorità chiave e, grazie agli investimenti nel business e in piattaforme IT e con il supporto di partner che ci forniranno prodotti e soluzioni innovative, potenzieremo ulteriormente il nostro flusso di ricavi a basso assorbimento di capitale”, si legge nel Piano presentato dall’ad. “Unicredit ha una complessa rete di partnership in ambito insurance” e la banca lavorerà “per riuscire a integrarle tecnologicamente per fornire alla clientela le migliori offerte”, ha dichiarato Orcel durante la conference call. In particolare le polizze non-vita andranno ad accrescere il proprio ruolo nel modello di business del gruppo, con un tasso di crescita composto dei ricavi previsto del 19% nel 2021-24.
Questi target, ha affermato il ceo, verranno perseguiti anche attraverso un incremento del personale front-line, a contatto con i clienti.
Quanto all’asset management, “abbiamo una partnership con Amundi molto stretta, ma ci assicureremo che per i clienti ci siano scelte adeguate al di fuori di questa partnership”, ha affermato Orcel precisando che “pensiamo che questa sia la miglior strada”.
Sul fronte occupazionale è previsto un riassetto delle competenze: a fronte dei licenziamenti in arrivo, non specificati nel piano a livello numerico ma confermati da Orcel nella sostanza, saranno assunte 3.600 nuove professionalità nel 2022-24, di cui 900 in Italia (per il solo ramo business).