Pubblicato il bando della linea internazionalizzazione plus. Un’iniziativa volta a sostenere le pmi lombarde con un programma di sviluppo internazionale o che intendono consolidare la propria presenza sui mercati esteri
Il prossimo tre giugno aprirà lo sportello Simest, una misura aperta anche alle grandi imprese. Da segnalare, tra le altre, le linee dedicate alla patrimonializzazione aziendale e alla partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema
Giulia Podestà, Assolombarda Servizi: “A dispetto della crisi, la creatività italica resta un punto di forza e in Lombardia, in particolare, ci sono tantissime realtà in grado di implementare progetti innovativi in pochissimo tempo”
La linea internazionalizzazione plus
Per quanto riguarda il supporto all’accesso al credito, lo scorso 13 aprile è stato pubblicato il bando della linea internazionalizzazione plus. Un’iniziativa volta a sostenere le piccole e medie imprese lombarde iscritte al Registro delle imprese da almeno 24 mesi, con un programma di sviluppo internazionale o che intendono consolidare la propria presenza sui mercati esteri. “Si tratta di un’agevolazione che copre fino al 100% dei costi, per il 20% a contributo a fondo perduto e l’80% a tasso zero, che può durare da tre a sei anni con un periodo di preammortamento fino a 24 mesi”, spiega Podestà. “L’importo richiedibile è compreso tra un minimo di 40mila euro e un massimo di 500mila euro, mentre le spese ammissibili sono quelle della partecipazione a fiere ed eventi di rilevanza internazionale, affitto spazi, noleggio stand, quote di partecipazione, trasporto delle hostess, assicurazione correlata, catering, istituzione temporanea all’estero di showroom per un periodo massimo di sei mesi o spazi espositivi che aiutino a promuovere i propri prodotti”, aggiunge.
Le linee Simest
Il prossimo tre giugno, invece, aprirà lo sportello Simest. Una misura, secondo l’esperta, “amatissima lo scorso anno”: innanzitutto perché era aperta anche alle grandi imprese e poi perché prevedeva un’importante quota a fondo perduto (prima del 40 e poi del 50%). “Da segnalare la linea dedicata alla patrimonializzazione aziendale, rivolta alle imprese abbastanza patrimonializzate, ma non troppo, e con percentuali di fatturato-export tale da consentire loro di classificarsi come aziende esportatrici ai fini della norma. Una misura, differentemente dalla precedente, che non prevede rendicontazione”, precisa l’esperta. Altre linee della Simest sono quelle relative alla partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema, l’e-commerce, l’inserimento su mercati esteri e il temporary export manager. “Stando alle ultime comunicazioni, la misura sarà ancora in parte a finanziamento agevolato e in parte a contributo a fondo perduto, ma attendiamo chiarimenti nel mese di maggio. In ogni caso, secondo la nostra esperienza, resta un’agevolazione veramente interessante e con tempi di risposta abbastanza rapidi, tre mesi al massimo”.
“Fast tech” della Regione Lombardia
Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate è attesa anche l’apertura dello sportello di un altro strumento per la ricerca e sviluppo, il “Fast tech” della Regione Lombardia. Un bando volto ad agevolare le piccole e medie imprese lombarde che realizzino progetti di sviluppo sperimentale e tecnologico, finanziando la realizzazione di prototipi, test, impianti pilota, convalide, ma anche le attività legate all’innovazione di processo e alla trasformazione digitale. Le spese ammissibili, in questo caso, sono quelle relative al personale coinvolto nel progetto, gli strumenti e le attrezzature, eventuali consulenze esterne, e i costi di materiali e forniture. Si tratta di un’agevolazione a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino a un massimo di 250mila euro ad azienda. “L’unica nota dolente è che sul piatto dovrebbero esserci 19 milioni di euro, che sono tanti, ma potrebbero risultare insufficienti considerando l’adesione attesa delle imprese. Tra l’altro, anche in questo caso, la procedura sarà valutativa a sportello. Quindi consigliamo di cominciare a ragionare su un progetto vincente e sui relativi costi, perché quando uscirà il bando sarà una corsa all’oro. A dispetto della crisi, la creatività italica resta un punto di forza e in Lombardia ci sono tantissime realtà in grado di ideare progetti innovativi in pochissimo tempo”, spiega Podestà.
Innovazione filiere ed economia circolare
Un’ultima agevolazione in uscita è quella di sostegno alle pmi per l’innovazione delle filiere e dell’economia circolare lombarda, per la quale sono stati approvati i criteri attuativi lo scorso 15 aprile. “È un bando che sarà gestito da Unioncamere e dalle Camere di commercio lombarde e che andrà a promuovere quelle imprese che presentino progetti volti a promuovere il riuso e riutilizzo di materiali riciclati, prodotti e sottoprodotti di cicli produttivi, materie prime vergini, eco-design e progetti che vogliono rispondere a nuove esigenze economiche, sanitarie e sociali”, commenta l’esperta. Dalla dotazione finanziaria complessiva di 3,6 milioni di euro, il contributo previsto è di un investimento minimo pari a 40mila euro e un importo concedibile massimo di 120mila euro. L’intensità dell’agevolazione, invece, potrà essere pari al 40% dei costi ammissibili. Nel dettaglio, tra le spese previste, si segnalano gli investimenti in attrezzature tecnologiche, le consulenze per acquisire certificazioni ambientali, tecniche, di processo e di prodotto, i materiali, le forniture e la tecnologia per le ingegnerizzazioni. I costi relativi al personale aziendale, infine, sono ammissibili solo in percentuale alle altre voci di costo.