I mobile payment attivati all’interno del punto vendita fisico valgono 1,83 miliardi di euro
“Il mondo dei pagamenti relativi allo smartphone sta crescendo insieme alla crescita dell’esigenza di protezione legata al non utilizzo dei contanti o degli assegni come veicolo di contagio”, spiega Donato Vadruccio, ceo e founder di PayDo
I pagamenti con smartwatch e wearable nel 2019 hanno sfiorato i 70 milioni di euro di transato
Gli italiani ricorrono sempre più a nuove tipologie di pagamento, e i dati lo dimostrano. Secondo la School of Management del Politecnico di Milano, nel 2019 il valore degli innovative payment superava i 3,1 miliardi di euro, in crescita del 109% rispetto all’anno precedente. Per gli esperti del settore intervenuti nell’ambito dell’evento di presentazione del rapporto, l’attuale contesto di emergenza sanitaria potrebbe stimolare in particolare i pagamenti da mobile.
Nel 2019 i mobile payment attivati all’interno del punto vendita fisico valgono 1,83 miliardi di euro, in crescita del 244%, per un totale di 58 milioni di transazioni. Per quanto riguarda invece quelli effettuati al di fuori del negozio, hanno sfiorato gli 1,24 miliardi di euro, anche se la crescita si è fermata al 29%. I driver principali che hanno condotto a quest’incremento sono il risparmio di tempo per il 44% degli individui, la comodità per il 28% e la possibilità di acquistare e pagare in ogni momento per il 27%.
“La rivoluzione del mobile è già arrivata – spiega Gianmaria Trapassi, head of Deloitte Digital for Fsi – L’attuale situazione di emergenza e, in particolare, la social distance potrebbero stimolare i pagamenti da mobile e quelli over the air. Inoltre, vediamo anche dei forti margini di incremento dei mobile payment in store”. Sulla stessa linea d’onda anche Donato Vadruccio, ceo e founder di PayDo: “Lo smartphone avrà un ruolo aggiuntivo nella gestione del post-lockdown – spiega – Il mondo dei pagamenti relativi allo smartphone sta crescendo insieme alla crescita dell’esigenza di protezione legata al non utilizzo dei contanti o degli assegni come veicolo di contagio”.
In questo contesto, iniziano a muovere i primi passi anche i pagamenti con smartwatch e wearable, che nel 2019 hanno sfiorato i 70 milioni di euro di transato. “Il 67% degli italiani dichiara di possedere questa tipologia di oggetti – precisa Ivano Asaro dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano – mentre il 52% dichiara di avere una smart tv e il 46% uno smart speaker”. Gli italiani prevedono di utilizzare questi dispositivi nel futuro in particolare per i servizi relativi ai
pagamenti, e anche i pagamenti attraverso assistenti vocali si accodano a questo cambiamento: il 7% degli utenti li utilizza già per gli acquisti, ma uno su quattro vorrebbe poterlo fare in futuro.
Mediolanum: chi usa i mobile payment non torna indietro
“Abbiamo sempre attratto una clientele smart e digitalizzata – interviene Zaid Jwad, responsabile mobile banking e mobile payment di Banca Mediolanum – Negli anni abbiamo appreso come guidare i clienti attraverso un processo di digitalizzazione continuo. Le leve su cui ci concentriamo sono la user experience, la comunicazione e la formazione. Quello che abbiamo rilevato è che i clienti che iniziano a utilizzare l’app mobile o gli strumenti di mobile payment non tornano più indietro”.
I mobile payment attivati all’interno del punto vendita fisico valgono 1,83 miliardi di euro“Il mondo dei pagamenti relativi allo smartphone sta crescendo insieme alla crescita dell’esigenza di protezione legata al non utilizzo dei contanti o degli assegni come veicolo di contagio”, spiega Donato Va…