Mes, Sure e Bei (circa 500 miliardi) saranno pienamente operativi da giugno e il Fondo per la ripresa è riconosciuto come “urgente”
L’ammontare del Recovery fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti anche a fondo perduto ai paesi membri
Le diverse posizioni dei leader europei
Però sul mix di prestiti e aiuti a fondo perduto sarà disputa, con l’Italia e gli altri paesi del sud contro i “rigoristi” del nord. Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia vogliono che la quota di aiuti a fondo perduto sia la più ampia possibile. “Servono trasferimenti di risorse verso i paesi Ue più colpiti da questa crisi, non dei prestiti”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. I “rigoristi del nord” Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Austria e soprattutto Olanda si oppongono però ad aumenti del budget.
“Per gli aiuti a fondo perduto lo strumento giusto è il bilancio pluriennale dell’Ue, mentre guardo al Recovery fund come ad un sistema basato sui prestiti. Comunque siamo in una fase iniziale della discussione”, ha dichiarato il premier olandese Mark Rutte. La Germania non si schiera apertamente nella battaglia ma la cancelliera Merkel ammette che “non su tutto siamo della stessa opinione“, anzi che c’è un vero e proprio “disaccordo” su come finanziare il fondo, assicurando però che Berlino è disponibile a versare di più al bilancio europeo.
Ue, il Recovery fund come risposta alla “crisi acuta”
Gli investimenti devono essere anticipati e deve esserci un giusto equilibrio tra sovvenzioni e prestiti. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al termine del vertice. La Commissione europea punta a presentare le nuove proposte per il bilancio pluriennale Ue 2021-2027 per “la seconda o la terza settimana di maggio”.
Alla fine del vertice, Angela Merkel ha affermato che per la ripresa dalla “crisi economica acuta”, “tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche recovery plan o recovery fund. Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell’interesse tedesco. La Germania sta bene solo se l’Europa sta bene”. Il Recovery fund rientrerà nel prossimo bilancio settennale europeo. “Questo significa per la Germania che noi dobbiamo essere disponibili a contributi di bilancio più alti di quanto avevamo messo in conto nell’ultima trattativa. La cancelliera ha sottolineato che questo “è giusto”.
La presidente vuole arrivare a mobilitare 2.000 miliardi di euro. Si tratta del doppio dell’attuale bilancio a 28 (quello che include ancora il Regno Unito). Concorda con i leader di aggiungere al prossimo bilancio Ue 2021-2027 il fondo temporaneo per la ripresa, dotato di 320 miliardi di euro. Si tratterebbe, nelle intenzioni della Von der Leyen, di fondi raccolti grazie all’emissione di obbligazioni comuni. Una metà sarebbero prestiti, l’altra sarebbero a programmi mirati per i singoli paesi.