Quella che stavo andando a vedere, senza saperlo, era “512 Ore”, le ore in cui Marina Abramovi? era lì, a disposizione degli spettatori che diventavano parte della performance. Ne sono venuti quasi 130.000, dalle 10h alle 18h per 6 giorni. Il vero soggetto era l’artista e l’energia collettiva creata dalle persone intorno. L’allestimento era semplicissimo.
Quello spogliarsi degli oggetti quotidiani era disarmante ….“Il pubblico non deve avere nulla…dal nulla qualcosa può o non può nascere”. L’esperimento può riuscire o meno, ma così è l’arte. Un viaggio.
Il 22 ottobre, nell’asta serale di Post War and Contemporary di Londra, Christie’s per la prima volta batterà un’opera di mixed media, “The Life” di Marina Abramovi?. La stima è tra £400,000/800,000.
Tutto è pensato come se accadesse al presente e sembra assolutamente reale. Per 19 minuti, l’Abramovi?, con i capelli raccolti e un abito cremisi, si muove in uno spazio circolare di 5 metri, mentre gli spettatori, grazie ad un dispositivo di elaborazione spaziale, un visore per la realtà aumentata, entrano in contatto con l’artista.
Diversamente dalla realtà virtuale, la mixed reality crea un’esperienza interattiva che consente agli altri spettatori e allo spazio della galleria di rimanere visibili contemporaneamente alla figura dell’artista. Un unicum della vita intorno e della proiezione illusoria.
E’ del 1980 “Rest Energy”. Marina e Ulay (per lungo tempo suo compagno di vita) si guardano intensamente negli occhi. Lei regge l’arco, lui la freccia, puntata dritta al suo cuore. Il peso reciproco crea equilibrio e tensione insieme. Se la freccia scocca, sarà letale per lei. Sul loro petto due microfoni: per quattro minuti, un tempo che diventa infinito, ascoltano il ritmo dei battiti del loro cuore.
Se in “Rest Energy” l’artista serba riflette sulla fiducia totale nell’altro e sul concetto di “per sempre”, in “The Life”, all’età di 72 anni, si interroga sull’immortalità. Grazie alla tecnologia è lì, preservata per sempre. Anche se non materialmente presente, mantiene la sua forza emotiva e spirituale. Diventa eterna e perpetuabile.
A Napoli, Castel dell’Ovo accoglie da pochi giorni (e fino a gennaio 2021) la mostra “Marina Abramovic-Estasi”. Sono presentati i tre video di “The Kitchen”, ispirati ai diari di Santa Teresa d’Avila: le visioni e l’estasi mistica della santa spagnola che si narra avvenissero sempre in cucina mentre preparava i pasti. A Londra, alla Royal Academy, sarà allestita il prossimo anno, una sua grande mostra personale. Per la prima volta, dopo oltre 250 anni, una donna è stata selezionata per esporre nella Galleria principale.
La pillola del giorno è…l’arte non ha sempre bisogno di oggetti per rivelarsi. A volte, può essere pura trasmissione di energia ed emozione.