TFR: meglio lasciarlo in azienda o in un fondo pensione?

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Il TFR, acronimo di “Trattamento di Fine Rapporto”, viene regolato dal Codice Civile ed è una retribuzione differita che serve per accompagnare il soggetto lavoratore – in caso di perdita del lavoro – alla pensione o nella ricerca di un nuovo impiego. La somma garantita equivale a una percentuale della retribuzione (circa il 7%) e viene liquidata dopo la cessazione del rapporto di lavoro. Il lavoratore, inoltre, ha due possibilità in relazione alla destinazione del TFR: lasciarlo in azienda o destinarlo in un fondo pensione. Qual è l’opzione migliore? E quali sono, in entrambi i casi, le implicazioni dal punto di vista della tassazione? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Bugli, avvocato dello Studio THMR e del CSR di Itinerari Previdenziali.

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