Secondo gli asset manager globali sondati da BofA il principale rischio per il 2022 saranno le strette monetarie attese dalle banche centrali, mentre si riduce il timore dell’inflazione
Secondo il sondaggio effettuato a inizio dicembre è salita in modo evidente la percentuale di gestori che teme di ritrovarsi in ritardo nella riduzione della componente azionaria in portafoglio. Nel frattempo, è salita l’allocazione su liquidità e bond: sono scelte che tradiscono una maggiore prudenza sulle prospettive dell’azionario
A sostenere le aspettative rialziste per le azioni italiane è probabilmente anche la visione positiva sul comparto bancario e assicurativo, il cui peso è particolarmente rilevante sul listino milanese.
Le strette monetarie di solito non favoriscono la crescita economica e i mercati azionari. Non stupisce, quindi, se l’allocazione di portafoglio si è fatta più prudente rispetto a novembre: in un mese la componente cash è stata incrementata del 14% a un 36% sovrappeso netto – i massimi livelli dal maggio 2020. L’esposizione ai bond è aumentata, invece, di 6 punti con un sottopeso netto del 63%. Parallelamente, si è ridotta l’esposizione all’azionario con un calo di 12 punti al 46% di sovrappeso netto – il minimo dall’ottobre 2020. Insomma, più cash e bond, meno azioni.
Non solo: fra le preoccupazioni dei gestori europei è più che raddoppiata, nell’ultimo mese, quella di ridurre la componente azionaria troppo tardi, con il rischio di disperdere parte dei guadagni (dal 9 al 23%). A prevalere, però, è ancora il timore opposto: quello di vendere azioni troppo presto, lasciando sul terreno parte dei futuri rialzi (in calo dal 44 al 42%).
Infatti, nonostante le crescenti cautele, la maggioranza dei gestori europei resta rialzista sull’azionario del Vecchio Continente per i prossimi mesi: il 28% degli intervistati ritiene che il rally proseguirà fino al quarto trimestre, mentre solo il 15% ritiene che il picco sarà raggiunto entro il prossimo marzo e un ancor più esiguo 10% sostiene che le azioni europee abbiano già toccato i massimi.