I risultati delle aste Pandolfini parlano chiaro: monete e medaglie storiche nel solo mese di giugno hanno fruttato 1,6 milioni di euro, con rilanci pari a oltre 10 volte il valore iniziale dei lotti
Criptovalute, pagamenti digital? Macché. Sono le monete antiche a tenere banco nel cuore degli italiani. Lo testimonia Pandolfini, con l’andamento delle due aste di giugno. L’incasso cumulato è infatti di 1.600.000 euro, con un incremento del monte stime del 241%, e una percentuale di lotti venduti del 97% (media lotto: 2.437 euro). La vendita dell’asta di numismatica ha fruttato 950.000 euro, pari al 265% delle stime di partenza, mentre la vendita a tempo di monete e medaglie in oro ha prodotto un incasso totale di 676.650 euro, per un +216% d’incremento sulle valutazioni di partenza.
Il top lot del mese è stato un set di sterline in oro, aggiudicato a
40.000 euro.
Ricercatissime le monete della Serenissima, forse per i 1600 anni della nascita di Venezia, caduti quest’anno (25/3/421). Numerose infatti in asta le oselle veneziane in oro e argento (inclusa una importante collezione di oselle di Murano composta da 88 pezzi).
Qualcuno si è aggiudicato per 32.340 una rara osella in oro da 4 zecchini del 1783: il prezzo di partenza era 32.340. 28.750 euro per un multiplo d’oro da 10 zecchini Alvise Sebastiano III Mocenigo, 20.000 per una osella in oro del 1772.
Zecchini Alvise III Mocenigo, retro
Zecchini 1794 Alvise IV Mocenigo, fronte
Anche per i lotti di minor valore iniziale i rilanci sono stati fortissimi: si pensi al quarto di ducato d’oro da due zecchini Pietro Grimani, salito dagli 800 della stima base a 8.125 euro.
Zecchini 1596 Marino Grimani
O all’ancor più esponenziale aggiudicazione di una osella 1677 Alvise Contarini Cvi Doge all’insegna del gallo che sempre da 800 euro ha chiuso la gara a 12.500 euro.
Cospicuo il numero di lotti legati a Casa Savoia, tra cui spicca l’aggiudicazione a 13.965 euro della moneta in oro 100 lire Aquila Sabauda 1905 Vittorio Emanuele III (1900-1943). Fra le monete Savoia, le 16 da 20 lire hanno incassato 5.000 euro. Ultra ricercati anche i cofanetti da due o tre ducati della Zecca di Kremnitz in Cecoslovacchia durante la Repubblica socialista (1960-1990), passati di mano a più di 30.000 e 20.000 euro (tutti decuplicati).
Lire 1864 Vittorio Emanuele II 1920
Criptovalute, pagamenti digital? Macché. Sono le monete antiche a tenere banco nel cuore degli italiani. Lo testimonia Pandolfini, con l’andamento delle due aste di giugno. L’incasso cumulato è infatti di 1.600.000 euro, con un incremento del monte stime del 241%, e una percentuale di lotti venduti …
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