Andrea Mossetto (Cpr Am): “gestiamo da oltre 10 anni un fondo sulla silver economy che oggi copre 3 miliardi di attivi in gestione”
La soluzione proposta da Cpr Am è orientata su società ad alto potenziale che vanno incontro alle esigenze dei senior e utilizza un approccio multisettoriale
Nell’ottica di costruire una portafoglio legato alla silver economy il tema della “purezza dell’universo di investimento” diventa fondamentale
Secondo Joe Coughlin, fondatore e direttore dell’Age-Lab del Massachussetts Institute of Technology (MIT), la longevity economy vale, solo negli Stati Uniti, ben 8 mila miliardi di dollari. Nel mondo del risparmio gestito, c’è chi, guardando alle opportunità di investimento legate un fenomeno demografico destinato a rafforzarsi nei prossimi anni come quello dell’invecchiamento della popolazione, ha deciso di puntare già da tempo su questo trend. “All’interno di Cpr Am, la boutique tematica del gruppo Amundi, gestiamo da oltre 10 anni un fondo sulla silver economy che oggi copre 3 miliardi di attivi in gestione” afferma Andrea Mossetto, head of investment specialist di Cpr Asset Management, in occasione del primo forum in Italia sull’impatto della longevity nel modo del wealth management, organizzato da We Wealth in collaborazione con A.L.I. (Active Longevity Institute).
La soluzione proposta da Cpr Am – che si declina in due fondi di investimento legati rispettivamente all’Msci World e all’Msci Europa – è orientata su società ad alto potenziale che vanno incontro alle esigenze dei senior e utilizza un approccio multisettoriale. Per fare questo, i pensionati vengono suddivisi in due grandi segmenti a seconda dei diversi bisogni: gli over 65 e gli over 80. Ad esempio, le principali aree che contraddistinguono il primo gruppo spaziano dal tempo libero al benessere, fino ad arrivare alle auto. Per gli ultraottantenni il focus è invece più orientato su titoli di società che operano in settori come l’assistenza o la sicurezza (es. sistemi di allarme o video sorveglianza). Nel selezionare le aziende, spiega Mossetto, “partiamo da un’indice di riferimento e poi integriamo i diversi criteri di selezione per arrivare a un universo di investimento che chiamiamo eligibile, e abbraccia 750 titoli per quanto riguarda la soluzione world e 210 per la soluzione europea. Il portafoglio finale high conviction, con le migliori idee, è di 80/100 aziende”.
C’è però il rischio che il tema della silver economy possa essere “annacquato” quando tratta di racchiuderlo in una soluzione di investimento. Per molte aziende, infatti il giro di affari che riguarda gli anziani potrebbe rappresentare una percentuale modesta rispetto al totale. In questo contesto il tema della “purezza dell’universo di investimento” diventa fondamentale. Per questo, evidenzia Mossetto, “facciamo un’analisi top down settoriale ma anche bottom up. In questa fase valutiamo tutti i parametri legati a volume d’affari e fatturato”. All’interno della soluzione proposta da Cpr Am, il 60% delle società in portafoglio ha una purezza (percentuale del volume di affari che dipende dal business generato dagli over 65, ndr) compresa tra il 60 e il 100%, mentre il restante 40% ha una purezza tra il 30 e il 60%. Tra queste ultime, spiega Mossetto, ci sono ad esempio società che operano nel settore dei media. Stando alle statistiche infatti, gli europei passano in media 2 ore davanti alla tv, un dato che raddoppia per gli over 65.
Per Mossetto, megatrend come la longevità dovrebbero essere più presenti nei portafogli degli investitori. “Per noi l’investimento tematico deve diventare sempre più un’esposizione core nell’allocazione dei nostri clienti”.
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Andrea Mossetto (Cpr Am): “gestiamo da oltre 10 anni un fondo sulla silver economy che oggi copre 3 miliardi di attivi in gestione”La soluzione proposta da Cpr Am è orientata su società ad alto potenziale che vanno incontro alle esigenze dei senior e utilizza un approccio multisettorialeNell’ottica …