La strada sarà lunga, ma la sostenibilità è entrata di fatto nella previdenza complementare italiana. Nel 2021, infatti, un fondo pensione aperto italiano su 3 (33,3%) ha investito in strategie classificate come art. 8 ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 (Sustainable finance disclosure regulation, Sfdr). Lo dimostra il rapporto I fondi pensione alla prova della trasparenza sulla sostenibilità degli investimenti: prime evidenze del Mefop, società del Ministero dell’economia e delle finanze dedicata allo sviluppo del mercato dei fondi pensione. L’attenzione alle tematiche ambientali, sociali e di governance (Esg) coinvolge anche i fondi negoziali, che vedono il 16,3% delle linee proposte conforme agli art. 8 e art. 9 della Sfdr.
Una nuova opportunità per i fondi pensione
Il dato assume particolare rilievo se si considera che i fondi pensione, per propria natura, tendono a implementare strategie di risparmio prudente e continuativo allo scopo di tutelare il reddito futuro degli aderenti. Questo, in altre parole, comporta prediligere una gestione più improntata al benessere delle generazioni presenti che di quelle future. Ciononostante, rileva il Mefop, i fondi pensione si stanno organizzando per rispettare gli obblighi di trasparenza dettati dalla normativa europea in materia di sostenibilità. Così facendo, i gestori dei fondi pensione si rendono in grado di rispondere alla crescente attenzione dei risparmiatori e del mercato rispetto alle tematiche Esg e rendersi così capaci di attrarre anche i finanziamenti degli attori istituzionali del settore.
“La sostenibilità potrebbe quindi fungere da volano di maggiore trasparenza per i fondi pensione italiani, che storicamente hanno impiegato anche prodotti che con le nuove logiche di sostenibilità sono destinati a non essere più presenti nei portafogli” spiega Maurizio Sansone, Responsabile Fondi in Titoli di BCC Risparmio &Previdenza. “L’adesione concreta e totale ai principi legati alla sostenibilità, infatti mal si conciliano con quei fondi chiusi, immobiliari che in passato hanno causato anche forti perdite all’interno dei fondi pensione”.
Il fondo pensione Aureo, tra sostenibilità e rendimenti
Per adeguarsi al processo di aggiornamento ‘sostenibile’ dei fondi pensione, BCC Risparmio&Previdenza (BCC R&P), società di gestione del risparmio del Gruppo BCC ICCREA, ha deciso di dare priorità all’integrazione dei criteri Esg all’interno dei processi d’investimento riguardanti i suoi portafogli gestiti. In tale ottica BCC R&P ha apportato modifiche integrali al suo fondo pensione Aureo, con decorrenza dal 1° settembre 2022, che riguarderanno prevalentemente la promozione delle caratteristiche di sostenibilità, con conseguente acquisizione di una caratterizzazione Esg da parte di tutti i comparti. “L’adozione di metodologie di selezione sia quantitative che qualitative per quanto riguarda le compagnie oggetto d’investimento, l’analisi delle controversie, l’esclusione a priori di alcuni settori rendono il processo d’investimento dei comparti del fondo pensione Aureo allineato alle best practice adottate dalle compagnie di asset management globali più attente ai temi della sostenibilità” prosegue Sansone.
Nel dettaglio, tali modifiche apporteranno quanto segue:
- Creazione di un nuovo comparto denominato Aureo Comparto Prudente (ESG), che sarà destinato alla ricezione dei contributi periodici relativi alle “adesioni espresse” oggi destinati al comparto garantito. Inoltre, assumerà rilievo anche per tutti gli aderenti che abbiano scelto un percorso “life cycle” che prevede, con l’approssimarsi dell’età pensionabile, la riallocazione di tutta o parte della posizione accumulata sul comparto garantito;
- Modifica della politica di investimento di tutti i comparti del fondo pensione con riguardo, principalmente, alla promozione delle caratteristiche di sostenibilità, con conseguente acquisizione di una caratterizzazione Esg da parte di tutti i comparti.
La necessità di una gestione più flessibile ed allineata ai mercati di oggi ha portato alla scelta di eliminare il benchmark di mercato, sostituendolo con un parametro di riferimento di rischio. “ Guardiamo al futuro, ma l’attenzione all’innovazione non ci distrae dall’ascoltare le esigenze degli aderenti in ottica previdenziale” conclude Sansone. “A dirlo sono anche i dati. Nel 2021, infatti, il fondo pensione Aureo è stato capace di ottenere un rendimento annuo del 9,76%, contro una media di mercato di circa il 2,25% secondo una indagine di BFF Banking Group, anche grazie all’approccio top-down adottato dai gestori.
Il fondo pensione Aureo ha conquistato il terzo posto nella classifica ‘Migliori fondi pensione 2021’ di MF Patrimoni”