Orologi di lusso, un mercato che non conosce crisi
Primo in classifica – Patek Tiffany Nautilus 5711
La buona notizia e? che l’orologio e? stato venduto per beneficienza, gesto estremamente nobile da parte di tutti, da Phillips che ha messo a disposizione la sua platea di clienti, al venditore e ovviamente il compratore. Non e? facile esprimersi sul valore di un orologio che costa 55.000 dollari di listino e che viene poi aggiudicato a piu? di sei milioni di dollari. Ovviamente l’effetto beneficenza si e? fatto sentire, ma non me la sentirei di escludere anche possibili risvolti fiscali.
Non e? un segreto che le regole americane consentono di dedurre dalle imposte un certo tipo di spese per fini benefici. In questo caso, se l’acquisto dell’orologio dovesse rientrare in quel tipo di spese, ci sarebbe per l’acquirente uno sgravio fiscale pari al prezzo finale pagato meno il prezzo di listino dell’orologio. Va da se? che chiunque pre- ferirebbe compiere un gesto nobile, comprare un orologio e dedurne il costo dall’imponibile. Ovviamente sono solo supposizioni che lasciano un po’ il tempo che trovano…
Non credo che sul mercato quell’orologio possa valere sei milioni anche perche? 170 esemplari non sono pochissimi. L’unico commento che si puo? fare e? applaudire all’iniziativa per i risvolti benefici, ci vorrebbero tante altre iniziative come queste soprattutto in un periodo dove le sperequazioni sociali sono aumentate a dismisura.
All’inseguimento – Il taschino di George Daniels
Nel mercato senza crisi degli orologi di lusso, non sorprende il risultato di un orologio da tasca cosi importante del grande maestro Daniels. L’orologio fa parte, peraltro, della primissima serie di otto orologi prodotti da Daniels dal 1969 al 1974 ed e? un tourbillon ad un minuto dalla pregevolissima tecnica.
In un certo qual modo Daniels ha cominciato il fenomeno degli “Independents“, la sua capacita? di creare orologi unici dal design straordinario e provvisti di movimenti di eccellente fattura da tanti anni ormai sono seguiti e richiesti dagli appassionati di tutto il mondo. Sono certo che le produzioni di Daniels, cosi come quelle dei suoi piu? fidati collaboratori come Roger Smith, saranno sempre piu? ricercate e segneranno una svolta nelle quotazioni di questa tipologia di segnatempo.
Il gran ritorno in top ten – Rolex 6241 in oro
1.250.000 dollari e? oggi considerato un prezzo di mercato molto congruo per un 6241 Newman JPS di grande qualita? e con una impeccabile provenienza. Forse ci sarebbe da studiare la grande volatilita? del prezzo di un orologio del genere. Si passa dai circa due milioni di dollari per un orologio venduto lo scorso ottobre 2021 ai 900.000 dollari di un rarissimo 6264 venduto lo scorso novembre da Sotheby’s a Ginevra.
Certamente la componente qualitativa gioca un ruolo molto importante ma talvolta le dinamiche di mercato sono particolari per cui in presenza o meno di una richiesta specifica si possono verificare prezzi molto diversi tra loro. Piu? interessante mi sembra il discorso relativo al ritorno di Rolex tra le prime dieci aggiudicazioni.
La verita? e? che per il fenomeno degli in- dipendenti al quale stiamo ormai assistendo da due anni, solo la presenza di un Rolex anni 50 dalle caratteristiche molto speciali potrebbe raggiungere delle cifre simili… Penso ad un rattrapante 4113, a un fasi lunari 6062 con il quadrante nero, forse un Daytona in oro 6263 con quadrante limoncino.
L’attesa conferma – Richard Mille
Anche in questo caso non vedo nessuna sorpresa. Le creazioni di RM ormai da anni figurano sul podio degli orologi piu? cari venduti (sia in asta che nelle vendite private). Credo che ormai si tratti di un processo consolidato. Non vedo piu? RM come un fenomeno passeggero ma come un brand che di fatto occupa ormai (e con pieno merito) le posizioni piu? alte. La recentissima presentazione del nuovo Nadal ne e? la conferma piu? evidente.