La classifica aggiornata (gennaio 2022) delle opere più costose degli artisti attualmente viventi
Dieci. Peter Doig, Swamped, 1990. 20 milioni di dollari (Christie’s 2015)
Il pittore scozzese ama rappresentare paesaggi onirici, a tratti ipnotici. Come questo dipinto dal titolo Sommerso, considerato il suo capolavoro e raffigurante uno specchio d’acqua al chiaro di luna con una enigmatica canoa bianca al suo centro.
Nove. Jeff Koons, Hanging Heart (Magenta/Gold); 23,6 milioni (Sotheby’s 2007)
Acciaio inossidabile e sottilissime colature di vernici a strati, per una finitura impeccabile. 2,7 metri e una tonnellata di peso: non lo si direbbe. Il lucido cuore di Koons sprizza leggerezza, come tutte le sue opere. Ne esistono cinque versioni, ognuna di un colore diverso.
Otto. Gerhard Richter, Abstraktes Bild (809-4), 1994; 34,2 milioni (Sotheby’s 2012)
Inizia la tripletta del pittore tedesco e delle sue celebrate serie Abstrakte Bilder. Il dipinto fa parte di una monumentale serie di opere in quattro parti. È noto soprattutto per essere stato parte della collezione privata della rockstar Eric Clapton, che lo aveva acquistato nel 2001 per poi rivenderlo 11 anni più tardi (realizzando un notevole guadagno).
Sette. Gerhard Richter, Domplatz, Mailand, 1968; 37,1 milioni (Sotheby’s 2013)
Sempre Richter, ma questa volta fra le opere più costose di artisti viventi entra Milano, con la sua piazza Duomo. Il quadro è un esempio eccellente della tecnica della foto-pittura, protagonista della sua ricerca artistica iniziata negli anni del secondo dopoguerra e culminata negli anni ’60.
Sei. Gerhard Richter, Abstraktes Bild (599), 1986; 44,5 milioni (Sotheby’s 2015)
Questa splendida “fotografia astratta” ha conquistato il cuore (e il portafoglio) dei collezionisti grazie al suo indubbio potere cromatico e luministico. Il catalogo della casa d’aste commentava che il dipinto “esplora l’enigmatica giuntura di senso e nonsenso. I quadri di Richter circoscrivono, racchiudono il reale come quello che è impossibile da raccontare: l’irrappresentabile”.
Cinque. Jeff Koons, Balloon Dog (Orange), 1994-2000; 58,4 milioni (Christie’s 2013)
Koons, chi si rivede. Il cane di palloncini è forse il suo lavoro più conosciuto e popolarmente noto. Giocoso, infantile, festaiolo, irriverente. I Balloon Dog sono fra gli oggetti più bramati dai collezionisti di arte contemporanea.
Quattro. Beeple, Everyday: The first 5000 Days, 2007-2021; 69,3 milioni (Christie’s online 2021)
Scalzata dopo soli nove mesi dalla posizione di opera d’arte crypto più costosa di sempre, il collage fotografico di Mike Winkelmann (questo il vero nome di Beeple, nato nel 1981) resterà però consacrato alla storia come punto di svolta epocale. Mai, prima di allora (11 marzo 2021) un lavoro di arte digitale aveva incassato tanto. E soprattutto mai si era assistito a una tale rivalutazione per un pleasure asset: 700.000 volte. I quasi settanta milioni dell’aggiudicazione partivano infatti da un prezzo base di soli 100 dollari il 25 febbraio 2021, giorno dell’apertura dell’asta online sul sito di Christie’s. Il proprietario si è palesato: Vignesh Sundaresan, giovanissimo imprenditore in ambito blockchain di stanza a Singapore. Secondo il magnate, l’opera arriverà a valere un miliardo di dollari.
Tre. David Hockney, Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), 1972; 90,3 milioni (Christie’s 2018)
La tela unisce due dei temi-ossessione nel lavoro di Hockney: la piscina e il doppio ritratto. Il quadro ha un malinconico e lussureggiante sapore californiano (reminiscenza del tempo vissuto a Los Angeles), sebbene ambientato nei pressi di Saint Tropez. L’uomo che nuota vestito sul fondo della piscina è l’artista stesso. Chi lo osserva in piedi dal bordo della vasca è Peter Schlesinger, ex amante e musa ispiratrice del pittore. Resta il dipinto più costoso al mondo di artista vivente.
Due. Jeff Koons, Rabbit, 1986; 91,1 milioni (Christie’s 2019)
Il duopolio Richter-Koons si chiude con quella che solo un mese fa (dicembre 2021) era l’opera più cara di artista ancora in vita. Del resto, il coniglio argenteo del controverso artista tiene in mano una carota puntuta come fosse uno scettro. E rimane ad oggi la scultura più costosa di autore vivente.
Uno. Pak, The Merger, 2021; 91,8 milioni (piattaforma Nifty Gateway, 2021)
Il 2021 è unanimemente considerato l’anno dei non fungible token. Ed è stato proprio un nft ad agguantare il numero uno della classifica delle opere più costose fra quelle di artisti viventi. Si tratta del progetto “The Merger”, del digital creator Pak, messo in pista con una strategia di marketing iper aggressiva, garantendo un accesso preferenziale all’acquisto a chi già possedeva opere dello stesso artista. C’è da specificare – rispetto alle altre opere di questa classifica – che in questo caso l’aggiudicazione è stata collettiva: una raccolta di 266.445 unità nft è stata acquistata da 28 mila soggetti. Digitale e condivisa: è la nuova frontiera del collezionismo?