È possibile optare per un regime fiscale “micro” molto favorevole per il contribuente italiano che possiede immobili in Francia, a patto che il reddito non superi una certa soglia
I residenti fiscali italiani che possiedono beni immobili il cui valore netto complessivo supera la somma di 1.300.000 euro, sono soggetti all’imposta sul patrimonio immobiliare
Avere un immobile all’estero può significare avere una fonte di reddito e un patrimonio, per così dire, sicuro. Allo stesso tempo, può dar vita a numerose criticità e sollevare diversi interrogativi, a cui è necessario dare risposta per ottimizzare i costi dal punto di vista fiscale ed evitare conseguenze sfavorevoli con il fisco. Ad esempio: quali sono le regole che i residenti italiani con immobili in Francia devono osservare per essere conformi dal punto di vista fiscale con la normativa francese? Quando devono essere presentate le dichiarazioni dei redditi? Quanto e come sono tassate in Francia le rendite immobiliari?
È utile sapere che in Francia le procedure di tassazione e di dichiarazione cambiano in funzione di alcuni criteri. Esistono differenze a seconda che l’immobile sia affittato arredato o non arredato, o ad esempio se è posseduto direttamente o attraverso una struttura francese o straniera. È importante tenere a mente, inoltre, che in caso di vendita di un immobile in Francia, il calcolo delle plusvalenze tassabili è effettuato tenendo conto di alcune regole specifiche del sistema fiscale francese, come gli abbattimenti in funzione della durata di possesso dell’immobile.
Ma non è tutto. Poiché gli scambi automatici tra le autorità fiscali francese e italiana sono sempre più efficienti occorre comprendere in che modo essere compliant dal punto di vista dichiarativo. Questo aspetto rileva anche per le comunicazioni tra gli intermediari degli affitti come Airbnb e l’amministrazione fiscale.
Sono perciò numerose le implicazioni fiscali che occorre considerare e per le quali occorre valutare la prospettiva di rivolgersi ad un consulente esperto francese onde evitare errori e conseguenze negative con il fisco. Basti pensare anche al meccanismo di funzionamento della Convenzione Italia Francia sulle doppie imposizioni. L’articolo 6 della Convenzione sulla doppia imposizione tra Francia e Italia prevede che il reddito da beni immobili sia tassabile nello Stato in cui si trova l’immobile. In questi termini, un residente italiano che cede in affitto un appartamento in Francia, ne ricava un reddito di fonte francese e deve, pertanto, dichiarare il proprio reddito in Francia e ivi versare le tasse, anche se lo stesso reddito è tassato in Italia.
Per questa ragione, We Wealth avvalendosi di consulenti e avvocati francesi esperti nel settore, ha organizzato un Webinar di approfondimento per rispondere alle esigenze, alle richieste e ai dubbi di quegli italiani che possiedono immobili in Francia.
Gli avvocati tributaristi Jacques Desmoineaux e Jennifer Douieb con un Webinar dedicato, fruibile in lingua italiana e francese, ad aprile faranno il punto sui principali aspetti della legislazione fiscale francese mettendo in evidenza i potenziali rischi in cui si incorre in caso di violazione degli obblighi fiscali.
Non perdere questa occasione di approfondimento se possiedi beni immobili in Francia o sei intenzionato a effettuare un investimento nell’ambito real estate in territorio francese.
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