Chiunque abbia passato i fatidici “anta” non può non ricordarsi dei 7 ragazzini del quartiere di Goon Docks, svitati e un po’ sfigati, che sulle coste dell’Oregon trovarono un sacco di dobloni d’oro e tanti altri inestimabili preziosi. Quegli adolescenti imbranati ma pieni di coraggio scoprirono dai genitori che sarebbero stati sfrattati da lì a poco, ma furono invece coinvolti in una grande avventura. Inseguiti da una banda più spassosa che altro di mafiosi italo-americani e superata la paura, riportarono alla luce un tesoro su un galeone nelle cavità di una montagna. Quel tesoro fu nascosto così bene 300 anni prima dal pirata Willy, detto l’Orbo, che nessuno lo ritrovò più e lui ci morì dentro, finché non lo riscoprirono proprio quei ragazzi sognatori, salvando così le loro abitazioni e diventando tutti ricchissimi.
Ebbene proprio la casa de “I Goonies”, la location più iconica del famoso film di Richard Donner del 1985, nella quale fu ritrovata la mappa segreta, è stata recentemente acquistata da un fan incallito dopo essere stata messa in vendita nel novembre scorso, dalla signora Sandi Preston, alla ragguardevole cifra di 1,7 milioni di dollari! Il potere del cinema e della magia dei tesori nascosti hanno da sempre suscitato un fascino inspiegabile tra giovani e meno giovani, ed il nuovo proprietario, che si è definito un imprenditore, non lo è stato da meno. Pare abbia subito assicurato che preserverà e proteggerà l’abitazione, riportata allo stile originale dalla venditrice ed ormai ex inquilina che ne aveva fatto suo malgrado un business.
Sandi aveva acquistato la proprietà nel 2001 e si era sempre dimostrata accogliente con i fan del film, permettendo anche la visita al suo interno. Nel 2015 però, in occasione del 30esimo anniversario della pellicola, la casa aveva attirato addirittura fino a 1500 visitatori al giorno, tanto che la Preston fu costretta ad affiggere cartelli per limitarne l’accesso finché non decise di farsi pagare un biglietto.
E cosa c’entra “Willy l’Orbo” con un articolo dedicato alla passione per le monete antiche? C’entra eccome! Infatti il film ricorda da molto vicino ciò che è accaduto circa 1.000 anni fa ad un uomo che viveva in Palestina, oggi Israele, che conservò ben 425 monete d’oro a 24 carati, all’interno di un barattolo poi inserito in un buco nel terreno e lì rimaste protette dalle intemperie per oltre 10 secoli. All’epoca le persone non potevano affidarsi alle banche per custodire i loro soldi, e per evitare che fossero depredate da ladri e briganti, erano costrette a nasconderli nel posto più inaccessibile, a volte anche proprio da loro stessi. Un po’ come accadde al pirata con la benda dei Goonies, per delle ragioni a noi sconosciute, nessuno trovò più quel tesoro preziosissimo per secoli ma l’anno scorso, a 1.100 anni di distanza, un gruppo di volontari dell’Israel Antiquities Authority (IAA), richiamati da un gruppo di ragazzini che giocavano in zona, lo riportarono alla luce scavando inconsapevolmente proprio in quel preciso punto del terreno.
Il capo spedizione Oz Cohen uno dei volontari, novelli Goonies, ha dichiarato: “Ho scavato per giorni e giorni quando finalmente ho iniziato a spalare un po’ più a fondo avvistando quelle che sembravano foglie molto sottili, poi guardando meglio mi sono accorto che erano monete d’oro! Un tesoro di quasi un chilo a 24 carati in condizioni eccellenti, come se fosse stato sepolto il giorno prima. Trovare monete, certamente in quantità così considerevole, è molto raro, dato che fin dalla notte dei tempi, l’oro è sempre stato considerato estremamente prezioso. Bastava rifonderlo per poi riutilizzarlo di generazione in generazione.
Eppure anche se può sembrare incredibile, questa non è la prima né l’ultima storia del genere, e un po’ come un novello Ulisse cercherò di navigare insieme a voi, attraverso il mare magnum di alcune tra queste scoperte mirabolanti. Di cacciatori di monete, armati di metal detector e mappe di fantomatici nascondigli, infatti, ne è pieno il mondo, e proprio di recente due personaggi che sembrano usciti da un film di Steven Spielberg hanno riportato alla luce la più grande collezione di monete preziose mai scoperta nel Regno Unito. Si tratta di ben 131 pezzi d’oro massiccio raccolti dal 2017 al 2021 all’interno di un campo situato nel Norfolk occidentale. Il tesoro conteneva anche altri quattro oggetti più grandi, tre gioielli e un lingotto perfettamente conservato. Gli scopritori di questo importantissimo gruzzolo sono due loschi figuri; da un lato un anonimo cercatore che ha portato alla luce la maggior parte delle monete ma impaurito per le conseguenze legali e vista la malparata ha informato David Cockle, un ex ufficiale di polizia in servizio dal 2017, il quale è successivamente stato arrestato perché ha cercato di rivendere illegalmente il bottino a lui affidato.
Pensare di vivere in un film hollywoodiano comporta i suoi notevoli rischi e non tutte queste storie hanno avuto un lieto fine: i rinvenimenti di questo tipo andrebbero sempre dichiarati e se di valore storico appartengono di diritto allo Stato. Perciò dopo un processo lampo, Cockle è stato incriminato per aver rubato alla Corona e incarcerato per oltre 2 anni. Si è trattato comunque di una scoperta epocale, dato che prima d’allora il più grande tesoro di questo tipo era stato riportato alla luce a Sutton Hoo, nella vicina contea di Suffolk, in cui vennero trovate “solo” 37 monete d’oro. Ma di ritrovamenti inaspettati da raccontare ce ne sarebbero moltissimi altri, come quello avvenuto a Como 4 anni fa mentre un gruppo di operai stava ristrutturando l’ex teatro Cressoni in via Diaz, ormai in disuso. Furono rinvenute centinaia di monete d’oro, circa 400, chiuse dentro un vaso dalla forma sconosciuta, risalenti alla metà del V secolo d.C. Una scoperta che non ha precedenti in Lombardia e in Italia, ha dichiarato subito dopo il ritrovamento il soprintendente Luca Rinaldi.
Seppure di metalli meno preziosi, anche la scoperta fatta a maggio di quest’anno in Svizzera nei pressi di Basilea ha lasciato tutti senza parole. Immaginatevi lo stupore di Daniel Lüdin, un archeologo che stava esplorando un’area medievale alla ricerca di ben altri reperti, mentre il suo metal detector ha iniziato a emettere un sibilo insistente sopra un punto esatto del terreno e appena più sotto ha trovato un vaso con dentro esattamente 1290 monete di bronzo e argento dell’Impero romano risalenti al regno del mitico Costantino I; sì proprio colui che legalizzò il cristianesimo.
Insomma, uno stupore che può nascere per puro caso oppure per la caparbietà di quei pochi sognatori che non si arrendo mai. Perché come disse la grande scrittrice Banana Yoshimoto, ci sono talmente tanti uomini che non provano neanche a immaginare quale tesoro giaccia addormentato dentro le persone che non proverebbero mai a cercarne uno vero, magari nascosto proprio sotto il loro naso…altro che Willy l’Orbo!