Lo spread Btp-bund è salito a 172 punti, con un incremento del 18% che l’ha riportato ai massimi dal 24 febbraio
La Bce ha rivisto drasticamente al rialzo le sue previsioni per l’inflazione del 2022, mentre si prevede un ritorno sui livelli-obiettivo entro il 2024
Il primo rialzo dei tassi avverrà in un momento successivo alla conclusione del piano di acquisti di titoli, attualmente previsto per il terzo trimestre. Il momento della decisione, tuttavia, sarà dipendente dai dati ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde
Nel precedente meeting la Bce aveva affermato che gli acquisti sarebbero stati “pari a 40 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2022 e a 30 miliardi nel terzo trimestre. A partire da ottobre, il Consiglio direttivo manterrà gli acquisti netti nell’ambito dell’App a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei tassi di riferimento”.
L’accelerazione della riduzione del quantitative easing lascia maggiore spazio per un eventuale rialzo dei tassi anticipato, che potrebbe rendersi necessario alla luce del fatto che la crisi ucraina e le sanzioni occidentali sulla Russia contribuiranno ad aumentare l’inflazione nei prossimi mesi, rispetto alle precedenti previsioni. Il board della Bce si è diviso fra attendisti e interventisti ha raccontato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa, ma si è deciso per una soluzione di compromesso nella quale il segno della politica monetaria si è fatto un po’ più restrittivo.
Nessun cambiamento immediato, invece, è stato deciso sui tassi d’interesse e sulle linee di credito Tltro III, le cui condizioni speciali a beneficio delle banche si concluderanno a giugno come previsto.
L’euro non ha subito grosse variazioni in seguito alle decisioni della Bce, mentre il mercato azionario europeo ha proseguito la sua seduta in forte rosso. Il Ftse Mib, introno alle 14 e 15, cede il 4,36%. Lo spread Btp-bund è salito a 172 punti, con un incremento del 18% che l’ha riportato ai massimi dal 24 febbraio.
A proposito del nuovo conflitto nel cuore dell’Europa la Bce ha aperto il suo messaggio con le seguenti parole:
“L’invasione russa dell’Ucraina è uno spartiacque per l’Europa. Il Consiglio direttivo esprime il suo pieno sostegno al popolo ucraino. Assicurerà condizioni di liquidità senza problemi e attuerà le sanzioni decise dall’Unione Europea e dai governi europei. Il Consiglio direttivo prenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere al mandato della Bce di perseguire la stabilità dei prezzi e salvaguardare la stabilità finanziaria”.
“L’esito del meeting della Bce è stato molto più hawkish rispetto alle previsioni della vigilia”, ha commentato a We Wealth il senior market strategist di IG, Filippo Diodovich, “io tassi di interesse sono rimasti invariati ma sono cambiate le strategie in merito al programma di acquisto di titoli. Nel terzo trimestre i banchieri centrali del Vecchio Continente decideranno, dopo un’attenta analisi sulle pressioni inflazionistiche, come calibrare gli acquisti di asset.
“In parole semplici, la Bce ha lasciato intendere che se l’inflazione continuerà a essere su livelli troppo elevati, terminerà il piano di quantitative easing e si preparerà a un rialzo dei tassi di interesse probabilmente già nel mese di settembre”, ha aggiunto Diodovich.
Le previsioni macroeconomiche
La Bce ha rivisto al ribasso le previsioni per la crescita per il 2022 e per il 2023.
L’inflazione è stata rivista al rialzo di quasi 2 punti per il 2022, benché sia atteso un suo assestamento suo target nel 2024. Il conflitto in Ucraina “avrà un impatto materiale sull’attività economica e sull’inflazione attraverso l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, l’interruzione del commercio internazionale e l’indebolimento della fiducia”, ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, “la portata di questi effetti dipenderà da come si evolverà il conflitto, dall’impatto delle attuali sanzioni e da possibili ulteriori misure”.
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La conferenza Bce di Christine Lagarde
Lagarde ha confermato che il primo rialzo dei tassi avverrà in un momento successivo alla conclusione del piano di acquisti App, che allo stato attuale dovrebbe uscire di scena nel terzo trimestre. La presidente della Bce ha voluto sottolineare che la decisione in merito sarà dipendente dai dati e che non è possibile definire a priori quanto tempo dovrà passare dalla fine dell’App perché possa avvenire il rialzo dei tassi.