Quando si parla di nft, è difficile capire cosa siano in realtà questi non fungibile token. Visivamente, un nft può essere una foto, un breve video, una gift. Quando compriamo un nft, compriamo un file con un’estensione .jpg, se si tratta di un’immagine; un file con estensione .mp4, se si tratta di un video; un file .gif se si tratta di un’immagine in movimento. Inizialmente la tecnologia ideale per creare degli nft era la blockchain di Ethereum, ossia quella che supporta la criptovaluta Ether. Questa blockchain è sorta, non solo per creare Ether, ma anche per essere più versatile e flessibile, ed avere quindi maggiori prospettive di applicazione. È una tecnologia che certifica transazioni che assomigliano a dei contratti veri e propri.
Un nft generato da piattaforma Ethereum permette per esempio di trascrivere, nella transazione (contratto), la percentuale di retrocessione che viene devoluta al creatore, su ogni futura vendita successiva alla prima. È quello che in gergo tecnico si chiama “diritto di seguito” dell’opera.
L’nft, quindi, avrà indicazioni di chi lo ha comprato e poi rivenuto ed il prezzo dell’opera.
A differenza di Ethereum la blockchain dei bitcoin è sorta solo in funzione della creazione della criptovaluta bitcoin, e poi si è evoluta. È per questo motivo che i primi nft, sono stati creati sulla piattaforma di Ethereum e non su quella di Bitcoin.
Ora che anche altre blockchain, come Solana, hanno implementato queste funzionalità, sono nati anche nft collegati a rete Bitcoin.
Dal mese di aprile 2022 è attiva su OpenSea, uno dei più noti marketplace per gli nft, la più grande galleria d’arte online di non fungible token, e con essa anche la possibilità di acquistare nft basati su Solana (SOL). Solana è infatti la quarta rete blockchain che OpenSea supporta, dopo Ethereum, Poligon (Matic) e Klaytn.
Solana è nota per essere una blockchain green e veloce: non è un caso che il suo nome da una località della California, Solana Beach. Nel 2017 è proprio a Solana Beach che Anatoly Yokovenco, il fondatore, partorisce l’idea di realizzare una tecnologia smart che si adatti al nuovo contesto green. Tra una partita di beach volley e un calice di vino della Napa Valley, nasce quindi Solana. Si tratta di una piattaforma green perché per validare le sue transazioni e renderle sicure, Solana non ha bisogno di consumare molta energia.
Per dare un ordine di grandezza dei consumi per transazione: a novembre 2021 è stato divulgato un report sui consumi (disponibile sul sito di Solana.com) da cui emerge che ogni transazione su Solana consuma 1.837 Joule (o 0,000051 kWh) contro i 692.820.000J di una transazione in Ethereum e gli 6.995.592.000J della stessa in Bitcoin.
Ecco perché per il marketplace OpenSea questa partnership con Solana è strategica. Sarà infatti possibile generare nft con un risparmio energetico considerevole e più velocemente.
Dando un’occhiata ai progetti nft basati su Solana e disponibili sulla piattaforma OpenSea, sicuramente SOLgods di “The Fracture” è uno dei più interessanti. Questo progetto nasce su piattaforma Blockchain dall’unione di 3 collezioni The Gods, The Bridget and The Forgotten con l’intento di portare l’arte nel mondo delle cryptovalute e di creare una community che lo supporti.
SOLgods è una serie di interessanti figure a tre quarti realizzate con tablet digitali e sono dei collectibles che potrebbero avere un discreto successo. Ispirati ai dipinti metafisici di De Chirico, questi nft sono privi di occhi, orecchie e bocca; talvolta la bocca è cucita come una sorta di sutura quasi ad impedirne la parola.
Se si guarda all’arte di De Chirico è molto difficile trovare delle assonanze con queste figure, ma sono comunque dei collezionabili la cui attività, in transazioni e prezzo, sta aumentando vertiginosamente.
I collezionabili, infatti, nascono come arte collezionabile e differiscono dalla crypto arte per la caratteristica di essere progetti ad hoc, realizzati unicamente per essere collezionati.
Ovviamente per acquistare qualche collectibles si dovrà collegare il proprio wallet Solana alla piattaforma OpenSea: si avranno quindi 2 account separati per i propri asset basati su Ethereum e per quelli basati su Solana.
Una volta effettuato l’accesso, si potranno visualizzare i propri nft basati su Solana nella scheda “Raccolti” del proprio profilo. Secondo alcuni, che gli nft non sono arte. Ma come in ogni ambiente credo sia necessario saper valutare ciò che è buono da ciò che non lo è. Credo che gli nft, e quindi l’arte digitale, siano una nuova corrente artistica.
Come nel passato c’erano per esempio i macchiaioli e gli impressionisti, oggi vi sono i crypto artisti.
Se viviamo nell’era digitale è corretto pensare che anche l’arte, come espressione della società, debba seguire questa corrente.
Grazie quindi alle basse commissioni di Solana, alle elevate velocità di transazione e all’alto grado di sostenibilità, gli nft saranno accessibili a tutti, o per lo meno a coloro i quali vorranno pensare che la cryptoarte sia un’arte a tutti gli effetti.