Il buono fruttifero postale è generalmente considerato un investimento a basso rischio che offre, d’altro canto, rendimenti più contenuti rispetto alle alternative comparabili come i conti deposito non vincolati e i Buoni ordinari del Tesoro (Bot). Nel panorama dei prodotti emessi da Cassa depositi e prestiti, tuttavia, il buono fruttifero postale dedicato ai minori è un’interessante eccezione. Intestare questo prodotto al figlio ancora minorenne permetterà di cumulare interessi annui fino a un massimo del 6%, che potranno essere incassati al compimento dei diciott’anni. Per fare un confronto con un Btp, titolo che prevede la medesima tassazione e la stessa garanzia offerta dallo Stato italiano, a 20 anni il rendimento attualmente offerto dal mercato è del 4,59% (dato consultato il 4 dicembre 2023).
Il rendimento del buono fruttifero postale per minori è crescente, aumenta per scaglioni a seconda degli anni di possesso – di conseguenza il rendimento finale annuo dipenderà dagli anni di possesso e dalla data in cui il minore compirà 18 anni (per maggiori dettagli rimandiamo all’ultimo paragrafo dell’articolo).
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“Il rendimento finale del 6% è sicuramente allettante”, ha dichiarato il consulente finanziario indipendente Matteo Cadei (Aegis Scf), “su un investimento iniziale di 10.000 euro, al compimento del 18° anno, il valore di rimborso netto sarà di 25.984,09 euro: un guadagno di quasi il 160%, con un rendimento annualizzato netto del 5,45%”.
Al di là del rendimento, il buono fruttifero può contare sulla stessa tassazione agevolata dei titoli di Stato (12,5% contro il 26% dei conti deposito e degli altri investimenti) e su costi particolarmente bassi: sottoscrizione e rimborso non prevedono alcun onere aggiuntivo.
Regali finanziari per i figli: si può battere il buono fruttifero postale?
Quali sono le alternative che possono insidiare il buono fruttifero sul terreno specifico del “regalo” per i minori? Quello dei buoni fruttiferi dedicati ai più piccoli è “un risultato sicuramente degno di nota”. dal momento che offre “un rendimento che fino a qualche anno fa ci potevamo sognare”. Questo investimento oggi rappresenta “sicuramente un’alternativa migliore rispetto a comprare oro fisico (o pietre preziose), conti deposito, titoli di Stato o polizze assicurative – strumenti che rendono poco e in alcuni casi costano anche tanto”, ha affermato Cadei in un’intervista a We Wealth. Il buono postale per minori, inoltre, permette di intestare cifre anche molto piccole: si parte da 50 euro e relativi multipli. Considerando, però, il rendimento interessante del buono e il rischio molto basso, non è una cattiva idea considerare un investimento sostanziale e non solo simbolico.
La strategia in grado di superare il rendimento del buono postale per i minori? Consiste nel dedicare al figlio un portafoglio di investimento adeguatamente ambizioso. Si tenga conto che diciotto anni di investimento sono un orizzonte temporale lungo il che riduce le possibilità che il mercato, in un periodo di questo tipo, possa chiudere in negativo.
Nel lungo termine le azioni sono il prodotto in grado di offrire il miglior rendimento: di conseguenza, andrebbe costruita una pianificazione dalla componente azionaria preponderante, in modo da cogliere le opportunità di crescita del mercato.
“Sfruttando l’interesse composto e mantenendo un profilo di rischio ragionevole, che si traduce nell’avere in portafoglio una buona fetta di azionario maggiore del 70%, un rendimento atteso annuo del 7,5% è certamente realistico”, secondo Cadei, che ha preparato un confronto nel grafico sottostante.
“La proiezione mostra come un investimento di 10.000 euro cresce a quasi 38.500 euro, che al netto delle tasse diventerebbero 28.500 euro”, ha affermato Cadei.
Va ricordato che il portafoglio diversificato presenta caratteristiche diverse rispetto al buono postale. Non offre garanzie di rendimento per contratto, il che lo rende meno adeguato a chi rifugge completamente la volatilità. Al tempo stesso, può essere liquidato in qualsiasi momento in modo flessibile – l’eventuale profitto o perdita dipenderà dal momento in qui il disinvestimento avviene. Per ottenere un rimborso anticipato dei buoni postali per minori, invece, occorrerà l’autorizzazione del giudice tutelare. In quel caso, sarà possibile ottenere il capitale investito per intero e, dopo 18 mesi, gli interessi maturati fino a quel momento.
Altra differenza: il buono fruttifero per minori smette di generare rendimento con il raggiungimento della maggiore età dell’intestatario (a quel punto conviene incassarlo), mentre il portafoglio diversificato può continuare a generare rendimenti anche per periodi più lunghi.
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Maggiore età, attenzione a quando si compiono gli anni
Le simulazioni effettuate fin qui assumono che il minore sia nato dal 1° settembre 2022 in avanti. Il rendimento cambia a seconda del bimestre di nascita, con differenze davvero rilevanti sul risultato finale, ha sottolineato Cadei. “Il valore di rimborso del Buono si ottiene moltiplicando il valore nominale sottoscritto per uno dei coefficienti da individuare in ragione del bimestre entro il quale il minore compie il 18° anno d’età”, ha affermato il consulente, “se il minore compie la maggiore età dal 1° settembre 2040 in avanti allora le considerazioni viste sopra sono ancora valide il rendimento annuo netto è maggiore del 5% il che rende lo strumento interessante”.
Dal foglio illustrativo del prodotto, però, appare chiaro che intestare il buono postale a un minore che compia i 18 anni entro il 31 agosto 2040 fa scendere parecchio il risultato finale, dal 5,49% al 4,55% di rendimento.
Secondo il simulatore di Poste Italiane, un bambino nato il 1 settembre 2022 cui fosse intestato un buono postale da 10.000 euro avrebbe ottenuto al raggiungimento dei 18 anni 24.584,05 euro netti. Un bambino nato appena un giorno prima, il 31 agosto 2022, otterrebbe solo 20.981,64 euro.
Considerando il rischio basso, la semplicità e il rendimento interessante il buono postale fruttifero per minori “rappresenta un’opzione valida”, secondo Cadei, anche se “il portafoglio di lungo termine offre indubbiamente un maggiore potenziale di rendimento”. La scelta è fra un’opzione che offre garanzie di rendimento e una diversificazione con maggiore potenziale di crescita resta personale “ma è fondamentale comprendere che esistono alternative che possono offrire un rendimento più sostenibile nel tempo”.