Se oggi cadesse su Milano una delle bombe nucleari presenti nell’arsenale dell’esercito statunitense, come una W-87, il bilancio sarebbe tragico: circa 424mila morti e più di 808mila feriti, secondo le stime del simulatore Outrider. Complessivamente, le persone coinvolte potrebbero avvicinarsi alla quasi totalità della popolazione meneghina, che si attesta a 1,35 milioni di abitanti dalle ultime rilevazioni. Un rischio percepito come lontanissimo per il mondo occidentale fino a poco più di un anno fa, ma che dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina non appare poi così distante. L’impatto di un conflitto nucleare, infatti, sarebbe a dir poco deleterio per l’intera popolazione mondiale. Eppure, molte aziende continuano a investire in armi e di conseguenza anche gli investitori, a volte senza neppure rendersene conto, finanziano questo settore.
Non investire in armi nucleari è un tema identitario per Etica Sgr da sempre. Per tale impegno, la casa di gestione è stata inserita nella ristretta cerchia di realtà virtuose segnalate nel rapporto “Don’t bank on the bomb” (Non investire nella bomba, ndr), promosso da ICAN e dall’ong olandese Pax. Una scelta virtuosa: nel mondo, infatti, sono oltre 300 le istituzioni finanziarie che hanno investito nelle 24 aziende produttrici di armi nucleari. Il settore avrebbe quindi un grande potere se il disinvestimento da questo comparto divenisse realtà.
Etica Sgr sottolinea come disarmare e lavorare per far crescere una cultura del dialogo rappresentino l’unica via per aiutare a trovare altri modi per risolvere quelle controversie internazionali che rischiano di diventare pretesto per la guerra. Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr, spiega come “i principi della finanza etica non cambiano in base alle esigenze del momento: i fondi di Etica non hanno mai investito in società coinvolte nelle attività di produzione, utilizzo, manutenzione, distribuzione e stoccaggio di armi controverse o di parti chiave (come mine antiuomo, bombe a grappolo e nucleari) e neanche in armi convenzionali. Questo rigore ha un valore profondo e non negoziabile, anche in contesti complessi come quello odierno”.
Di questo e molto altro si parlerà al Salone del Risparmio martedì 16 maggio alla conferenza “Etica, sostenibilità, conflitti e armi nucleari: come investire per il domani con un impatto sociale positivo”, che si terrà alle ore 16.15 nella Sala Brown 2. L’evento vedrà come ospiti Nello Scavo, reporter internazionale e corrispondente di guerra, e Susi Snyder, esperta di armi nucleari e membro del comitato direttivo di ICAN (ente insignito del premio Nobel per la Pace 2017 che ha promosso l’accordo internazionale per mettere al bando le armi nucleari), in dialogo con Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr.
SPECIALE EVENTO
Partecipa alla conferenza di Etica Sgr
Martedì 16 maggio 2023 – ore 16.15
Anche in streaming
Clicca qui per iscriverti
(evento riservato esclusivamente
a investitori professionali.
I posti sono limitati)